Gazzetta dello Sport: “Il Psg punta tutto su super Mbappé, Messi e Ney ai saluti”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Psg con Messi e Neymar che potrebbero salutare.
C’è un’unica certezza, al Psg: Kylian Mbappé. Su di lui, l’emiro del Qatar intende puntare per il presente e il futuro. Non su Leo Messi, con il contratto in scadenza, né tanto meno su Neymar, abbonato all’infermeria. Solo con Mbappé, ne sono convinti a Doha, si può ripartire con ambizione, confezionandogli intorno una squadra su misura che metta insieme elementi di fiducia e molti giovani di qualità, da far crescere e valorizzare. Non per generare incassi, ma per inseguire quella Champions League che sfugge fin dal primo giorno in cui il sovrano di Doha decise di fare del Psg la vetrina delle sue politiche di soft-power.
Fantasma In ogni caso, il piano allo studio nell’emirato ha tre livelli di difficoltà. A cominciare appunto dal 24enne Mbappé che va convinto, di nuovo, del fatto che il Psg sia davvero il posto giusto per vincere pure il Pallone d’oro. Non semplice dopo un’altra stagione fallimentare. Il club della capitale è uscito per la seconda volta consecutiva agli ottavi di Champions, stavolta per mano del Bayern Monaco. E anche stavolta è mancato qualcosa. Anzi qualcuno: Messi. Già lo scorso anno, il fuoriclasse argentino attraversò la stagione come un fantasma e in particolare il doppio confronto agli ottavi di Champions con il Real Madrid. L’incipit della seconda annata francese però aveva fatto sperare in un ritorno agli antichi splendori. Ma lo slancio dell’argentino è durato fino al Mondiale, vinto a Doha contro la Francia di Mbappé.
Gabbia La finale in Qatar è stata una sorta di duello all’ultimo rigore. Messi ne è uscito vincitore, ma Mbappé adesso può cominciare a gustarsi la rivincita. Da gennaio in poi, il quasi 36enne infatti è stato molto meno travolgente, e soprattutto è sparito dai radar contro il Bayern. Quando invece l’emiro l’aveva voluto a Parigi proprio per garantirsi la sua esperienza in ambito europeo. Anche Mbappé, in realtà, non ha saputo incidere in Baviera, ma all’andata rientrava appena da uno scomodo infortunio, e al ritorno è stato ingabbiato dai tedeschi, più preoccupati dal suo potenziale offensivo che dalle prevedibili giocate di Messi. Svolta Anche per questo, a Doha, è germogliata l’idea di ripartire con il solo Mbappé, ormai miglior marcatore della storia del Psg