“In principio è stato il Carpi, che sembrava lanciare il Perugia. Poi è entrato in scena il Frosinone, che però presto ha lasciato campo all’Empoli. Ma per poco, perché adesso tocca al Palermo. Così, nelle prime 12 giornate, la Serie B ha registrato ogni volta uno scenario differente al vertice. Come se quella posizione scottasse. E questo spiega il minimo di punti raggiunto da una capolista dopo questi turni. STATISTICHE Partendo dalle 9 squadre che hanno vinto alla prima giornata, sono 11 quelle che hanno concluso almeno un turno di campionato in vetta. Per 7 giornate ha guidato il Frosinone, ma solo una volta in solitudine. Per 2 è toccato all’Empoli stare da solo su 4 turni in vetta. Anche il Carpi è stato capolista solitario per una giornata (4 in tutto) e questa è la prima per il Palermo (3). A questo punto è lecito chiederselo: resisterà? Perché comandare in questa B è tremendamente difficile. Il primo posto scotta. Non come in passato: oggi il Palermo ha 21 punti, negli ultimi cinque campionati dopo 12 giornate c’è stato il Sassuolo a 31 nel 2012-13; il minimo erano i 24punti del Carpi 2014-15, in linea con i 25 del Lanciano 2013-14, i 26 del Cagliari 2015-16 e i 27 del Verona del torneo scorso. I PARERI Abbiamo sentito tre esperti, che hanno più o meno la stessa spiegazione: le grandi ancora non si sono espresse al meglio. L’allenatore Mimmo Di Carlo: «Palermo, Frosinone, Pescara ed Empoli, più il Bari, non hanno un rendimento da grandi quali sono. E poi si segna tanto e segnano tutti, per questo è difficile trovare continuità. In genere ci vogliono dieci giornate per capire, adesso ne servirà qualcuna in più». D’accordo con lui il d.s. Marcello Carli: «Mi aspettavo di più da Empoli ePalermo, ma una prende troppi gol e l’altra dipende da Nestorovski. Anche Frosinone e Bari vanno piano per il potenziale che hanno e così la vetta resta aperta a tutti. Per esempio al Parma, che malgrado non abbia Ceravolo, s’è dimostrato solido e compatto anche nei momenti più difficili. Va anche detto che le squadre di coda sono ben attrezzate, quindi la situazione rischia di restare immutata al ungo: al mercato di gennaio, chi avrà la possibilità, con un paio di innesti giusti potrà fare lo scatto vincente». Infine l’attaccante Rolando Bianchi:«Sì, le grandi faticano più del dovuto, come il Frosinone che è la squadra più forte e che alla lunga dovrebbe andare in A, ma al momento è indietro. Manca a tutti la continuità: il primo che la trova, stacca le altre. E poi devo dire che ci sono squadre con tanti giovani, che peccano d’esperienza e fanno lasciare per strada qualche punto. Per questo può pesare l’entusiasmo delle neopromosse :ormai da anni chi sale dalle Lega Pro, avendo anche giocatori esperti, ha un vantaggio sulle altre. Quindi attenzione al Venezia»”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.