Gazzetta dello Sport: “Il primato di Stellone. Tutti i numeri della capolista”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha parlato del momento di forma che sta vivendo il Palermo attualemente. Nell’articolo vengono analizzati per filo e per segno tutti i numeri che hanno permesso al Palermo di conquistare il primo posto in classifica. Ecco quanto si legge: “É un primo posto figlio di basi certe. Le ha iniziate a dare Stellone dal suo arrivo e le ha continuate a porre strada facendo. Il Palermo è diventato, prima di tutto, un gruppo e poi una macchina tattica multiforme che non dà certezze agli avversari, perché si presenta sempre con un vestito tattico differente. Soltanto con Carpi e Cosenza Stellone ha schierato per due volte consecutive lo stesso modulo e poi ha sempre alternato il 4-3-1-2 col 3-4-1-2 a testimonianza di avere una rosa capace di adattarsi a più moduli. Se a questo si aggiunge quella convinzione che molto spesso in passato è venuta meno, il quadro è completo. Il Palermo ha messo in fila tre vittorie di fila, non accadeva da cinque stagioni, eguagliando la squadra di Iachini in Serie B del 2013/14 che mantiene il record di sei successi consecutivi. Stellone ha raggiunto il primo posto in solitario in 11 giornate, delle quali sei sotto la sua gestione, migliorando i risultati di Baldini (16), Iachini (18) e Tedino (12). Da subentrato ha fatto meglio sempre di Iachini e Guidolin. I rosanero vantano il migliore attacco e la terza migliore difesa del torneo, ma sono primi per numero di gol segnati nell’ultimo quarto d’ora con 9 reti. Sono 8, invece, quelli segnati dal 40’ del secondo tempo, a testimoniare la tenacia di una squadra che ci crede sempre fino all’ultimo. Ma i primati di Stellone non si fermano qui: il Palermo è la squadra che tira di più,con una media di 16,45 conclusioni a partita. Ed è anche quella che manda più giocatori in rete: 11 come il Benevento. Record assoluto per la differenza reti, che è di +12. Per quanto Stellone abbia ereditato un tesoretto da Tedino di 8 punti in 5 partite, ne ha costruito uno più importante nelle 6 gare da lui condotte, con 16 punti. Se Tedino si è mosso con una media punti di 1,6 a partita, il suo successore viaggia a una di 2,62. Il Palermo, insomma, si muove come un carrarmato e può ancora migliorare alcuni dati, come il rendimento offensivo e difensivo. L’assetto con quattro attaccanti varato con il Pescara potrebbe essere riproposto in futuro, dal momento che non ha intaccato l’equilibrio difensivo. I rosanero, nella versione più spregiudicata, hanno tenuto la porta inviolata. Un grande segnale di forza”.