Gazzetta dello Sport: “Il picciotto Tiscione: «Segno al Barbera ma i rosanero in A»”
Filippo Tiscione, palermitano doc che veste la maglia della Ternana, ha parlato ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” in vista del suo derby personale di sabato contro il Palermo: “Per il suo compleanno, si sta regalando il sogno che aspettava da tempo: scendere in campo al Barbera da giocatore professionista. Filippo Tiscione ha compiuto 32 anni il 9 dicembre e domani con la sua Ternana tenterà il colpaccio in casa della capolista. Palermitano doc, per lui è la prima stagione in B, dopo tanta Serie D e un anno in C, quello passato, al Fondi. Ora, il calcio che conta e un desiderio da realizzare: «Il massimo sarebbe fare un gol, vedere vincere la Ternana e a fine campionato il Palermo in A. Devo difendere i colori della squadra per la quale gioco, ma tifo per i colori della mia città», dice l’attaccante, atteso domani da tanti parenti sugli spalti.
CHE SFIDA E dire che nel suo passato c’è anche la maglia del Palermo, nelle giovanili, appena prima dell’avvento in Sicilia di Zamparini. «Peccato, sognavo la prima squadra, ma poi con Zamparini s iè dato poco spazio ai palermitani e di più agli stranieri – spiega Tiscione –. Ma non ho il dente avvelenato. Questa per me è una partita speciale e, dopo il derby tra Ternana e Perugia, è arrivato il momento del mio derby personale. Voglio godermi ogni istante, sperando di giocare».
LA FORZA Da lontano osservatore, Tiscione è impressionato dalla forza che sta dimostrando il Palermo capolista. «Ho visto la partita di Bari e la squadra di Tedino si è imposta con autorità anche senza Nestorovski – aggiunge Tiscione –. Coronado può inventarsi la giocata in qualsiasi momento e hanno due esterni eccezionali come Rispoli e Aleesami. Con Empoli, Frosinone e Parma, i rosanero sono i più accreditati a raggiungere la promozione diretta, ma a mio avviso sono i più forti perché i più esperti». La Ternana, però, non vuole fare la comparsa. Vince poco, è vero, ma è difficile da battere. A dirlo sono gli ultimi sette pareggi consecutivi. «Il nostro segreto è un gruppo affiatato dentro e fuori dal campo, con gente che ha voglia e che conosce la categoria –conclude Tiscione –. E inoltre una società che non ci fa mancare nulla, alla quale vogliamo regalare la salvezza». Il Palermo è avvisato“.