L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” parla del nuovo tecnico del Palermo Pasquale Marino. Ieri l’allenatore originario di Marsala si è presentato in conferenza stampa: «Non è stato difficile, ognuno si gioca le sue carte – scherza il tecnico -. C’è tanto da fare, ci sono tanti giocatori in scadenza e tanti che andranno via». Sarà un Palermo ambizioso: «La maglia del Palermo in questa categoria pesa molto di più, dunque se si prendono giovani, servono di un certo livello. La personalità è importante. Vogliamo arrivare al ritiro con una rosa a buon punto». «È presto per fare una valutazione a 360 gradi, l’ambizione deve coinvolgere anche i giocatori. Da parte mia, della proprietà e del direttore c’è l’ambizione per fare una cavalcata importante e riuscire a riempire questo stadio. Dobbiamo trasmetterla anche ai giocatori, quelli che verranno e quelli che rimarranno. Se c’è appartenenza e umiltà, bene, se devono fare una cortesia al Palermo, allora si può fare altro, al di là del contratto. Poi dovremo capire,al di là dei parametri economici e delle valutazioni tecniche, la voglia di chi rimane. Dobbiamo avvalerci di giocatori che abbiano voglia di emergere e lottare, perché indossano una maglia importante. Dobbiamo trovare le persone giuste. I tifosi hanno bisogno di vedere la squadra giocare bene e lottare, con questo atteggiamento si possono ottenere risultati perché a Palermo la Serie B sta stretta». La sua di calcio sarà sicuramente offensiva e fondata sul bel gioco: «L’idea è sempre quella, di un calcio propositivo che non dipende dai numeri –spiega -. Ritengo che il 4-3-3 sia il sistema che copra meglio gli spazi,
ma a me piace molto anche il 3-4-3. Comunque, preferisco fare un 4-4 piuttosto che uno 0-0, perché è il gol che dà emozioni».