“Ci sono allenatori che le hanno nel Dna. Perché in fondo se un tecnico ha conquistato promozioni in Serie A sia da giocatore, che da tecnico vuol dire che ha un patrimonio soprattutto mentale da poter trasmettere alla propria squadra. Il Palermo ha la fortuna di avere Roberto Stellone che in sole quattro gare non è riuscito a centrare l’impresa nella regular season, ma ha ancora i playoff per portare a compimento l’opera. Lui con la A ha un feeling particolare, di sicuro sa come arrivarci. Quando giocava, con i suoi gol ha contribuito a tre promozioni nel massimo campionato: con Lecce, Napoli e Torino. TRE+UNA In realtà sarebbero quattro, perché, l’ex attaccante, ne centrò anche una con il Genoa nel 2004-05, ma a causa delle irregolarità commesse dal club ligure la squadra venne retrocessa d’ufficio in C. In ogni caso ha raggiunto tre traguardi importanti in piazze difficili. La prima conquista della Serie A la ottenne in soli sei mesi nel 1999: arrivò a gennaio dal Parma dove non riuscì a debuttare in A e con 6 reti in 19 presenze ci ritornò con i salentini. Non per restarci, però, perché cedette alle lusinghe del Napoli che si trovava in serie cadetta e con 10 gol in 36 gare riottenne il prestigioso obiettivo. Dopo cinque stagioni, con la parentesi del Genoa, approda al nuovo Torino di Cairo. È il 2004-05 e in quell’occasione ha raccolto la quarta promozione in sette anni, anche se poi furono soltanto tre. Termina la carriera al Frosinone che diventerà il suo trampolino di lancio da allenatore e con grandi successi. DA ALLENATORE Che Stellone avesse la propensione a vincere i campionati si era intuito sin dal suo percorso come tecnico delle giovanili. Perché al primo colpo nel 2012 vince il campionato Berretti con i laziali battendo in finale il Cuneo 2-0 con reti di Paganini e Campagna. Il primo lo seguirà anche nel doppio salto dalla Lega Pro fino alla storica promozione in A del Frosinone. Una sorta di filo conduttore verso la vittoria che ha accompagnato il tecnico rosanero verso il successo. Un circolo che si chiuderà nel caso in cui il Palermo affronterà il Frosinone dove ancora milita Paganini. L’altra storia che si ripete è quella dei playoff, perché la prima promozione alla guida dei ciociari, seppure in Serie B, la raggiunse proprio attraverso gli spareggi battendo il Lecce il 7 giugno 2014 in finale. Di questa impresa ne ha parlato proprio un paio di settimane fa in riferimento all’importanza della condizione atletica negli spareggi, ricordando che quel Frosinone a giugno volava in campo. Non proprio la situazione attuale del Palermo. Poi quello che accadde nella stagione seguente, 2014-15, è storia, e che storia. Perché Stellone riesce a portare per la prima volta i laziali in Serie A. Insomma, tre promozioni in A da giocatore, una da allenatore, a cui va aggiunta anche una in Serie B. La speranza di Zamparini è che riesca a trasmettere questo background vincente al Palermo. Per Stellone significherebbe anche impreziosire un curriculum vincente con una squadra blasonata come quella rosanero e calare in questo modo il poker, almeno per le promozioni in Serie A tra quelle ottenute da giocatore e quelle da allenatore”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.