Gazzetta dello Sport: “Il Palermo scappa ma si ferma, il Venezia graffia e ora respira”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo sconfitto a Venezia.

Il Venezia vince in fotocopia, piega il Palermo seguendo lo stesso copione di due settimane fa contro il Como: svantaggio iniziale, pareggio nel primo tempo, uno-due in 2’ nella ripresa, sofferenza finale. Tre punti d’oro per gli arancioneroverdi che ritornano a respirare un’aria più salubre, il Palermo non ha saputo capitalizzare il vantaggio iniziale di Brunori, fallendo il raddoppio con Soleri, subendo il rigore di Pohjanpalo (fallo inutile di Nedelcaeru sull’attaccante finlandese) e il tris di Tessmann nell’arco di 120”. Solo nel finale un rigore generoso fischiato su Sala a Candela ha tenuto in apprensione il Venezia.

Sviste Gran gioco, tanto movimento, ma occasioni create da amnesie difensive. Come per il vantaggio-lampo (5’) del Palermo con Brunori, pescato da una verticalizzazione micidiale di Verre sulla quale Ceppitelli non è stato impeccabile. Per l’assistente di Gariglio è fuorigioco, per il Var Di Martino la partenza dell’attaccante rosanero è regolare. Come al 19’, quando un rinvio maldestro di Pigliacelli, pressato da Pohjanpalo, ha servito inavvertitamente Johnsen, pallonetto del norvegese dai 25 metri e palla in rete. In mezzo Joronen ha salvato il Venezia sulla zampata di Soleri.

Uno-due Venezia con Cheryshev e Andersen alla ripartenza, Venezia più propositivo, ma punteggio che si è sbloccato per un colpo di Nedelcearu a Pohjanpalo a centro area sugli sviluppi di un angolo. Glaciale il centravanti scandinavo, dodicesimo centro stagionale. Il Venezia ha affondato i colpi, triplicando con Tessmann al 18’, magistrale il contropiede avviato da Johnsen e rifinito da Zampano. Il Palermo ha tardato a reagire, prima della mezzora eurogol di Candela annullato per un millimetrico fuorigioco di Johnsen, poi è stato Pigliacelli a evitare il poker allo stesso Johnsen. La squadra di Corini si è resa pericolosa con Brunori, traversa, dopo un’uscita non perfetta di Joronen, accorciando le distanze su rigore con Tutino (Sala a terra in area dopo aver saltato Candela).