Gazzetta dello Sport: “Il Palermo non molla mai. E la difesa fa gol pesanti”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha analizzato il vizio del gol della difesa del Palermo. La retroguardia rosanero infatti è la più prolifica tra i reparti a disposizione di Stellone. Ecco quanto si legge:

“É la a zona pericolo per gli avversari. Gli ultimi 5’ di gara sono quelli in cui il Palermo colpisce e fa male. Il marchio di fabbrica in 5 gare, simbolo di una squadra che lotta e non molla anche se si trova con un uomo in meno come con il Venezia. Per 5 volte i rosanero hanno trovato l’acuto oltre il 40’ del secondo tempo, due con Tedino, tre con Stellone che, dal suo arrivo, ha rafforzato il concetto di lotta a oltranza nella testa dei suoi giocatori. Sotto la sua gestione hanno pagato nel finale il Crotone, il Lecce e il Venezia. Prima c’erano stati gli acuti con Cremonese e Brescia. Quest’ultima è l’unica gara in cui il guizzo al fotofinish non ha portato punti, per il resto in quella che una volta si chiamava zona Cesarini i rosanero hanno raccolto 8 punti. Quello preso in extremis con i Lagunari porta la firma di Struna, il secondo difensore ad acciuffare nei minuti finali il pari, dopo Mazzotta andato in gol contro la Cremonese. […]. GOL DALLA DIFESA Il Palermo può contare a occhi chiusi su Struna che è andato anche a rimpinguare il novero di difensori goleador. Con lui sono già 4 andati a segno nelle prime 8 giornate. Prima avevano fatto centro Salvi, Mazzotta e Bellusci, e Rajkovic che si era tolto la soddisfazione in Coppa Italia. […]”.