Gazzetta dello Sport: “Il Palermo nelle mani di Alastra. Unico raggio di luce in uno dei pomeriggi più neri…”
“Un raggio di luce, in uno dei pomeriggi più neri. Se il Torino non ha dilagato, il merito è stato soprattutto di Fabrizio Alastra, 18 anni, trapanese, terzo portiere rosanero catapultato sul terreno di gioco del Barbera al 38’ del primo tempo, a causa dell’infortunio di Sorrentino. Domenica sera all’Olimpico contro la Roma con ogni probabilità ci sarà lui a difendere la porta. Sarà una serata complicata, ma anche una di quelle occasioni che possono segnare la carriera di un calciatore. Qualcosa tra il sogno e la paura che Iachini e il preparatore dei portieri Sicignano dovranno gestire con molta cautela. PROBABILITÀ Quelle di vedere in campo Alastra dal primo minuto contro la squadra di Spalletti sono altissime perché sono molto basse quelle di recuperare uno degli altri 2 portieri. Anzi, per quanto riguarda il capitano, non ci sono speranze: Sorrentino si sottoporrà ad indagini strumentali oggi e solo dopo l’ecografia al bicipite femorale destro si avrà certezza della diagnosi e dei tempi di recupero. Il secondo portiere, Posavec, che ha subito una microfrattura alla falange del quinto dito della mano destra 48 ore dopo il suo arrivo a Palermo, ha ripreso a lavorare col pallone solo la scorsa settimana, seguendo un programma differenziato. Difficile immaginare che il croato possa essere pronto nel giro di qualche giorno, ammesso che possa essere considerato pronto un ragazzo di 19 anni che non parla una parola d’italiano e non ha mai giocato in Italia. L’ipotesi di ingaggiare uno svincolato verrà presa solo dopo aver appurato l’entità dell’infortunio di Sorrentino. Chissà da qui a domenica cosa passerà per la testa di Alastra, pensando ai 50 mila dell’Olimpico, a Dzeko, Salah ed El Shaarawy. L’ex trapanese sembra destinato a bruciare le tappe. DAL TRAPANI Il Palermo lo ha preso dal Trapani nell’estate del 2013, grazie a un’intuizione di Baccin e Perinetti: arrivato per giocare negli Allievi Nazionali si è ritrovato nel giro di qualche settimana titolare in Primavera (sotto età) e pochi mesi dopo premiato come miglior portiere del Torneo di Viareggio. Di fatto Alastra ha giocato sempre con gente più grande di lui, un po’ come Donnarumma, il giovanissimo portiere del Milan a cui viene naturale accostarlo. «Al primo rinvio mi tremavano le gambe» ha ammesso a fine gara, con la voce rauca per le molteplici esultanze urlate che hanno scandito ogni suo intervento. Tre parate difficili degne del miglior Sorrentino da cui ha ricevuto la benedizione all’ingresso in campo e i complimenti a fine gara: «Stefano è un grande portiere. Ci tengo a ringraziarlo per come mi ha dato coraggio. Che mi ha detto? Che sono forte e non avrei dovuto temere nulla». Alastra è il 5° prodotto del settore giovanile ad esordire in prima squadra negli ultimi mesi, dopo Bentivegna, La Gumina, Pezzella e Goldaniga”. Questo è quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.