Gazzetta dello Sport: “Il Palermo nel caos. La squadra insiste e Corini rimane. Zamparini che fai?”

Se per un attimo era stato sfiorato dal pensiero delle dimissioni, ci hanno pensato i giocatori a farlo desistere. Gli attestati di stima della squadra e di tutto lo staff che ruota attorno al Palermo, andati in scena nelle ultime 48 ore, hanno spinto Eugenio Corini a proseguire il suo mandato sulla panchina del Palermo. Una decisione maturata nonostante la delegittimazione pubblica del presidente Zamparini con la richiamata di De Zerbi non andata a buon fine per il rifiuto dell’ex allenatore. C’è voluta una notte di riflessione per Corini, diviso a metà tra una figura professionale da difendere e la voglia di continuare a dare qualcosa a un gruppo e a un ambiente che si è stretto attorno a lui. Alla fine è prevalsa l’intenzione di rimanere, Zamparini permettendo.

DECISIONE Per questo Corini, prima dell’allenamento di ieri pomeriggio, ha riunito la squadra per comunicare che non si sarebbe dimesso e che avrebbe continuato a preparare la sfida con il Sassuolo. Se il rapporto fiduciario tra l’allenatore e i giocatori è solido, resta da capire l’entità di quello tra Corini e Zamparini. Il presidente, per aver pensato all’ennesimo ribaltone, non è più in sintonia con il proprio tecnico. La sconfitta con l’Empoli, oltre ad aver aperto uno squarcio tra i due ha prodotto nella mente del patron anche l’idea di sentirsi con un piede e mezzo in Serie B. La coesione tra il gruppo e Corini, però, sembra aver generato una tregua. Si capirà quanto duratura dopo la sfida di Reggio e da quello che ne deriverà non solo in seguito al risultato, ma anche per gli scenari di mercato, finora scarni e non secondo le esigenze dall’allenatore.

PIGNORAMENTO Un mercato complicato per il blocco del fido da parte di Unicredit per il contenzioso con Mascardi per l’affare Dybala che si arricchisce di un’ulteriore tegola resa nota dallo stesso Zamparini. «Riscossione Sicilia ha effettuato un pignoramento di 200 mila euro per un contenzioso relativo agli anni 93­94, gestione Sensi, che a detta dei miei commercialisti è scaduto nei termini e perciò pretestuoso e non dovuto. Un pignoramento presso una banca provoca una totale segnalazione sul sistema con danni notevoli per la gestione societaria e d’immagine. Il tutto nei confronti di una società che è uno dei maggiori contribuenti della Regione»“. Questo quanto si legge nell’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.

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Redazione Ilovepalermocalcio