L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo che ieri ha pareggiato contro il Cesena.
Il Palermo continua a rimandare l’appuntamento con la prima vittoria casalinga. Il Cesena dell’ex Mignani è riuscito a complicare la vita alla squadra di Dionisi, in una partita poco entusiasmante. Le emozioni più forti sono arrivate prima del fischio d’inizio, quando lo stadio Barbera ha omaggiato Totò Schillaci con una grande maglia azzurra numero 19 distesa sulla Curva Nord. Le squadre hanno partecipato al riscaldamento indossando la stessa maglia in tributo all’eroe delle Notti Magiche.
Durante la partita, nonostante quattro gol (uno per il Palermo e tre per il Cesena), il Var è stato protagonista, annullando tutte le reti per fuorigioco. Il caso più controverso è stato quello di Kargbo al 19′ del secondo tempo: l’arbitro Manganiello, richiamato alla revisione, ha ravvisato una posizione di fuorigioco attivo di Shpendi, che avrebbe disturbato Desplanches in uscita. C’è stato anche un episodio dubbio nel primo tempo, quando un contatto in area tra Ceesay e Pierozzi sembrava meritare attenzione, con Ceesay che, rinviando la palla, pareva colpire anche la gamba dell’avversario.
Il Palermo è apparso più intraprendente nella prima parte della gara, ma ha sofferto nella ripresa, soprattutto nei primi 20 minuti, quando il Cesena ha preso il sopravvento. Solo le parate di Desplanches hanno tenuto in partita i rosanero. L’inizio sembrava promettente con un gol di Shpendi annullato per fuorigioco, seguito dalla rete di Henry, anch’essa annullata per posizione irregolare di Di Mariano.
Dionisi, già privo di Di Francesco e Lund, ha preferito schierare Henry al posto di Brunori, ma le premesse non si sono trasformate in una prestazione convincente. Il Cesena ha giocato una partita difensiva, ripartendo con lanci lunghi e chiudendo efficacemente le linee di passaggio del Palermo. Mignani ha sfiorato il vantaggio con una punizione dal limite di Calò, che Desplanches ha neutralizzato con una grande parata, ripetendosi poi su Adamo e Mangraviti a inizio secondo tempo.
Nel tentativo di rianimare la squadra, Dionisi ha inserito Brunori, Appuah (al debutto) e Le Douaron, ma i nuovi ingressi non sono stati incisivi, con due conclusioni terminate fuori, una dell’ex Brest e l’altra di Vasic.