Da quando è arrivato a Palermo, Stellone è stato autore di una vera e propria rivoluzione. Il tecnico romano ha infatti conquistato 13 punti in 5 partite e ha portato la squadra al secondo posto in classifica, mostrando differenze abissali con il gioco di Tedino. Merito di questi punti è sicuramente dell’attacco, i gol dei centravanti del Palermo sono risultati decisivi per le ultime vittorie rosanero. Ecco il punto della “Gazzetta dello Sport ” sul reparto offensivo rosa:
“Polifunzionale e multietnico. L’attacco del Palermo è un belvedere, oltre che un mappamondo. Sono i gol internazionali che stanno trascinando i rosanero nella scalata verso il primo posto: dalla Macedonia alla Romania, fino all’Uruguay, passando per l’Italia. Nella cartina di Stellone manca solo la Guinea Bissau, poi hanno segnato tutti. Embalo, infatti, è l’unico degli attaccanti finora scesi in campo rimasto a secco, ma ha giocato pochi minuti. Gli attaccanti quest’anno stanno dando un contributo notevole, non è più come l’anno scorso quando per larga parte della stagione il Palermo si è aggrappato alla verve realizzativa di Nestorovski. Dei 18 gol realizzati,infatti,12 arrivano dal reparto avanzato. A comandare la graduatoria è sempre il capitano con 5 reti,a seguire c’è Trajkovski con 3, poi Puscas l’uomo degli ultimi minuti con 2 e infine Moreo e Falletti con una rete a testa. Se lo scorso campionato era il centrocampo a sopperire le carenze in zona gol, quest’anno non ce n’è bisogno, almeno finora. La spiegazione è perché in panchina c’è un ex centravanti come Stellone che ha instaurato una linea diretta con i propri attaccanti. Da ex bomber sa come prenderli,come consigliarli e come migliorarli. La gestione, poi,completa l’opera. Perché il tecnico sa perfettamente cosa scatta nella testa di un giocatore che vive per il gol nei momenti più opachi o davanti a un’esclusione dall’undici iniziale. Non a caso il turn over attuato nelle ultime 4 partite ha sortito effetti positivi,oltre che per la squadra, anche gli elementi del reparto avanzato.
GUIDA IL CAPITANO Tranne Nestorovski che ha giocato tutte le cinque gare sotto la gestione del nuovo tecnico dall’inizio, gli altri si sono alternati e hanno reso molto bene anche subentrando. Puscas ha segnato due gol pesantissimi a Lecce e contro il Cosenza entrando dalla panchina. Falletti ha fatto centro a Carpi rilevando il posto di Trajkovski dal primo minuto. Moreo che ha giocato più in trasferta che in casa,pur non avendo ancora rotto il ghiaccio con Stellone, scambiandosi la maglia da titolare con Puscas, ha fornito l’assist a Nestorovski sempre contro il Carpi sfiorando in un paio d’occasioni la rete. E poi c’è quella trazione anteriore che caratterizza gli ultimi 15’ di partita con quattro attaccanti in campo che è il vero e proprio marchio di fabbrica
con cui Stellone mette alle corde gli avversari fino allo sfinimento.
COME IACHINI Mosse che ricordano un po’ quelle di Iachini che in B poteva contare su un plotone notevole d’attaccanti (Hernandez, Dybala, Belotti, Vazquez e Lafferty) e li alternava in corso di gara finendo quasi sempre per vincere. Se il nuovo tecnico dell’Empoli giocava sulle coppie,l’allenatore romano non ci pensa due volte a mettere in campo l’intera truppa d’assalto,grazie alla versatilità di Trajkovski e Falletti che si posizionano sulle fasce consentendo a Nestorovski, Puscas o Moreo di dare battaglia in area. Avere giocatori adattabili a più funzioni ma che riescono a garantire maggiore spessore si sta rivelando un’arma in più.
TRUCCHI DEL MESTIERE Situazioni provate e riprovate in allenamento, dove Stellone simula ogni possibile situazione di gara, quella da posizione di vantaggio o di svantaggio, quella di superiorità o inferiorità numerica. Ma soprattutto i movimenti dei suoi attaccanti. Un bagaglio che fa parte del suo vissuto da giocatore che il tecnico mette a disposizione dei suoi uomini offensivi: suggerimenti,trucchi del mestiere per farli diventare più cinici e smaliziati. Non a caso il Palermo può vantare, insieme al Brescia,il secondo migliore attacco del torneo e senza i suoi uomini di sfondamento, difficilmente avrebbe potuto raggiungere questo risultato che può ancora essere chiaramente migliorato”.