Gazzetta dello Sport: “Il Palermo è un teatrino. L’esperto: «Arkus prosegue nella gestione per giustificare l’ipotetico ricorso»”
L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” analizza gli ultimi risvolti in casa Palermo, riportando le valutazioni di Carlo Amenta, professore di scienze economiche aziendali e statistiche dell’Università di Palermo. Il cda, con Albanese presidente e Macaione vice, è decaduto e in quello nuovo Bergamo sostituirà il presidente di Confindustria Sicilia. Prova a dare una spiegazione Carlo Amenta: «A mio avviso, gli attuali proprietari continuano a comportarsi normalmente e ad avere una gestione ordinaria della società perché ritengono di avere ragioni per essere iscritti e, pertanto, qualora non dovesse arrivare l’iscrizione, che loro ritengono ingiusta, anche se a me sembra non ci siano i presupposti, proveranno a fare causa contro Federazione e Lega dicendo “siete voi che non mi avete iscritto, io mi sono sempre comportato normalmente, quindi questo diritto ce l’ho”. Se loro fossero convinti di essere nel torto e quindi di essere fuori avrebbero dovuto già attivare degli strumenti tipo la liquidazione o l’istanza di fallimento in proprio, perché è chiaro che una società di calcio professionistica che perde l’iscrizione ai campionati professionistici è una società che non ha più uno scopo sociale come impresa e non ha più motivo di esistere. L’unico modo di evitare il fallimento, qualora ricorrano i presupposti, è pagare interamente i debiti della società. Se il Palermo non si iscrive e questi signori hanno detto che pagheranno solo se verranno iscritti è chiaro che la conseguenza logica, visto quello che hanno detto, è il fallimento».