“Diciannove giorni dopo in campo e capire l’effetto che fa. La semifinale d’andata di questa sera contro il Venezia darà i primi responsi sul Palermo. I rosanero, però, dal rinvio dei playoff hanno tratto benefici. Senza dubbio sul piano dei recuperi. Rispetto all’ultima gara di campionato Stellone avrà a disposizione Nestorovski, Coronado, Rolando e Bellusci. Quattro titolari che, a causa degli infortuni, probabilmente una settimana fa non sarebbero stati della partita, oppure avrebbero dovuto stringere i denti. Poi ci sono altri come Struna e Chochev che dovrebbero rientrare per il ritorno, insieme a Dawidowicz, che non è stato inserito nella lista dei convocati della Polonia per il Mondiale e da domani tornerà a Palermo. Sette giorni che hanno spostato l’ago della bilancia afavore del Palermo che si presenterà in Laguna con una struttura più concreta. CONDIZIONE SU La settimana in più è servita anche a lavorare sulla condizione atletica non ottimale nel finale di campionato. Stellone, inoltre, ha avuto tempo ulteriore per affinare i meccanismi di gioco che si erano appena intravisti nelle ultime 4 giornate, perfezionando dettagli che possono fare la differenza. Il tecnico, dal suo arrivo, ha imposto il suo marchio di fabbrica: 4-4-2 che può trasformarsi in 4-3-1-2. Negli ultimi giorni di ritiro, a Roma, si è continuato a insistere su questi due sistemi. L’unica incognita riguarda la reazione mentale di una squadra che era stata programmata per vincere il campionato e ora è chiamata a salire in Serie A dai playoff. ABBONDANZA Stellone si mostra sicuro, confermando che il rinvio ha fatto bene: «Ho l’imbarazzo della scelta – ha detto – in alcune zone del campo, con il recupero degli infortunati, abbiamo abbondanza. Il ritiro non è dipeso dalle pressioni di Palermo. La squadra era comunque serena. L’abbiamo fatto per accorciare i tempi dei viaggi. Non faremo calcoli»”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.