“Il trapanese titolare, con Sorrentino k.o. Tre anni fa il padre Gaspare convinse Perinetti per un provino e…La vita a volte è fatta di coincidenze. Incontri casuali e infortuni improvvisi. C’è un po’ di tutto questo nella storia di Fabrizio Alastra, il baby portiere del Palermo che dopo avere esordito in Serie A in modo convincente contro il Torino, al posto dell’infortunato Sorrentino, sarà chiamato a ripetersi stasera con la Roma. CUORE DI PAPÀ Tutto è iniziato, quasi per caso, tre anni fa all’aeroporto di Fiumicino, quando un signore fermò l’allora d.s. Giorgio Perinetti. «Stavo tornando a Palermo quando vengo fermato da alcune persone per una foto e un autografo – ricorda il dirigente -. Uno di loro mi dice che suo figlio gioca negli Allievi del Trapani, fa il portiere ed è molto bravo. Io prendo nota e chiamo Daniele Faggiano, il d.s. dei granata, il quale mi conferma tutto. Organizzammo il provino e lo prendemmo in prestito oneroso per 20 mila euro con diritto di riscatto che esercitammo a fine stagione. In totale, l’operazione è costata 120 mila euro e ci affrettammo a chiuderla, perché sul ragazzo si stava muovendo la Roma». Guarda caso la squadra che affronterà stasera all’Olimpico. A PASSO VELOCE Alastra oltre all’intraprendenza di papà Gaspare deve ringraziare anche Vincenzo Sicignano il preparatore dei portieri delle giovanili, ora in prima squadra, che lo ha cresciuto, affinandone le qualità. Il diciottenne trapanese, poi, ha bruciato le tappe passando subito dagli Allievi alla Primavera con la quale ottiene il premio di migliore portiere del Torneo di Viareggio nel 2014. Quest’anno l’approdo in prima squadra. E ora l’Olimpico”. Ecco quanto raccontato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.