L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo incerottato.
La buona notizia è che Di Francesco ha recuperato dall’infortunio al polpaccio e sarà disponibile per la gara con il Catanzaro. Il problema dei troppi infortuni, però, resta ed è una grana che sta avendo il suo peso. Dall’inizio del campionato, infatti, il Palermo non è mai stato a ranghi completi. Per la verità non lo è dall’inizio del ritiro del 9 luglio in Trentino. Più in generale, Corini in una stagione e mezza in rosanero ha avuto l’intera rosa a disposizione soltanto un paio di volte. Volendo analizzare più a fondo un fenomeno che ha privato di opzioni anche molto importanti, dall’inizio del campionato si sono verificati 12 stop di natura muscolare, comprese le ricadute. I casi più emblematici sono quelli di Di Mariano e Vasic, il primo per problemi ai muscoli spesso della coscia destra (la stessa gamba alla quale è stato operato il 20 aprile al menisco esterno), il secondo per un edema venutosi a creare su una vecchia cicatrice al retto femorale destro.
Telenovela L’attaccante, che si era dovuto arrendere già dopo quattro giorni di ritiro a causa di un problema al retto femorale che lo ha tenuto ai box per tre settimane, durante il campionato è stato fermo dal 25 settembre al 6 novembre (lesione adduttore sinistro, rientro il 18 ottobre, stop dopo due giorni per lesione del semimembranoso destro). Il centrocampista si trova in infermeria dal 31 ottobre a causa del riacutizzarsi dello stesso problema. Escludendo forme influenzali e stop di natura traumatica, gli altri giocatori che hanno dovuto alzare bandiera bianca sono Aurelio, Buttaro, Insigne, Valente, Di Francesco, Ceccaroni e Soleri. Insigne si è fermato ai box dopo tre partite di campionato per una lesione di primo grado all’adduttore della coscia destra, dalla scorsa settimana per una lombalgia acuta. Il fatto più grave è che il dato dell’infermiera nell’ultimo mese si sia alzato parecchio, visto che il Palermo si è presentato alla gara di Terni, dopo la sosta, con cinque indisponibili. Un numero elevato dopo tre mesi di campionato, soprattutto perché si tratta di noie muscolari con lesioni quasi sempre di primo grado.