L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo che ora chiede i gol di Brunori dopo il rientro dall’infortunio.
Un cerchio da chiudere, una maledizione da spezzare. La doppia sfida di Matteo Brunori un girone dopo quel rigore fallito a Cosenza che aprì la sua serie negativa dal dischetto. Lunedì sera il bomber tornerà a guidare l’attacco dei rosanero dall’inizio con l’obiettivo di cancellare la sconfitta dell’andata macchiata dal quell’errore dagli undici metri che negò nel finale il 3 3 agli uomini di Corini e generò anche la “rigorite” (quattro falliti, record in B) dell’attaccante italo-brasiliano e dire che nella gara Brunori realizzò anche una doppietta, ma quel penalty sciagurato è come se avesse prodotto una macumba che lo ha preso di mira, l’attaccante fece cilecca anche la gara successiva al Barbera con il Venezia.
Palermo non perde due gare di fila proprio da allora e non vorrà ripetere il filotto negativo proprio nel match che diventa fondamentale per riappropriarsi della zona playoff. Con Brunori in più rispetto al ko di Parma assieme ad altri quattro effettivi, la cui assenza al Tardini si è fatta sentire. Ma sarà il capitano rosanero a dover tirare una linea definitiva con un tabù che lo ha visto fallire poi anche con Ascoli e Pisa, nonostante nel mezzo avesse di nuovo centrato il bersaglio con la Reggina. Soltanto una parentesi, visti i flop successivi nelle Marche e in Toscana che lo hanno portato a cedere il ruolo di primo rigorista a Di Mariano. L’attaccante palermitano, però, lunedì non ci sarà e, dunque, si ripropone il quesito su chi si batterà un eventuale rigore.