Gazzetta dello Sport: “Il Palermo al crocevia e Corini dà la carica: «Capisco i tifosi ma abbiate fiducia»”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara in programma oggi tra Palermo e Benevento e riporta le parole rilasciate ieri da Corini in sala stampa.

La sfida che viaggia sul doppio binario. Perché una vittoria consentirebbe al Palermo di blindare il discorso salvezza ma soprattutto di rilanciarsi per la zona playoff, anche grazie al k.o. subito ieri sera dalla Reggina. Il Benevento rappresenta uno snodo cruciale per le ultime quattro giornate, un po’ come lo era stato all’andata per dare una piega positiva alla stagione. Nel mezzo le critiche della piazza riaffiorate prepotentemente contro Corini, per l’andamento delle ultime tre gare nelle quali i rosanero hanno perso due volte.

«Riavvolgendo il nastro è come prima della partita d’andata, era un momento delicato dal punto di vista della classifica, non era buona. All’andata abbiamo fatto una partita importante, di equilibrio e da squadra – ricorda Corini -. Questa squadra è formata da ragazzi seri, a volte abbiamo fatto bene, altre volte meno. Dopo l’inizio del girone di ritorno ho visto una tale energia che mi ha fatto dire che il nostro sogno sarebbe stato andare ai playoff. La storia del ritorno mi sembra chiara: abbiamo perso tre volte. Solo Genoa, Cagliari, Frosinone e Südtirol hanno perso due volte. Si deve guardare la crescita della squadra, siamo il terzo attacco, ma anche la 17a difesa come gol subiti. Ci stiamo lavorando, fa parte del percorso che deve fare la squadra, quest’anno e il prossimo. Dunque questa è una partita molto importante».

A chi contesta alcune contraddizioni della sua squadra, tra chiaro e scuro, aggiunge: «Siamo partiti con un obiettivo, abbiamo comprato 19 nuovi giocatori di movimento. Ognuno aveva una condizione fisica diversa, non siamo alla PlayStation che se compri un giocatore che vale 100 rende subito da 100. Se non si tiene conto del contesto del campionato, del suo equilibrio, dei budget impiegati e si vede solo il Palermo, diventa difficile. È vero che abbiamo dei difetti, ma il valore di questa squadra è stato quello di reagire alle difficoltà. Capisco quanta ambizione abbia questa piazza, ma so che ogni giorno faccio un lavoro a mille all’ora, consapevole che ci sono difficoltà da affrontare. La società mi ha dimostrato fiducia perché ha capito quello che stiamo facendo. Questa è l’idea di chi vogliamo essere e queste sono le riflessioni per capire chi può restare qui per costruire un Palermo forte».

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Redazione Ilovepalermocalcio