“Il calcio, in Cina, è un affare di Stato. Il presidente Xi Jinping ha varato un piano decennale per trasformare il Dragone in una potenza del football mondiale. È questo il grande business dei prossimi anni: Jorge Mendes l’ha fiutato e ci si è buttato dentro. La Gestifute, società fondata dall’agente numero uno al mondo, ha ceduto una quota minoritaria al fondo cinese Fosun attraverso la controllata Foyo e, di fatto, si è assicurata le chiavi d’accesso della Cina nel calcio europeo. L’accordo, di cui si vociferava nei mesi scorsi, è stato sancito ieri a Shanghai in una cerimonia a cui ha preso parte anche José Mourinho, che con Cristiano Ronaldo è il volto di punta della scuderia di Mendes. «È l’inizio di una nuova era, nasce l’opportunità per le società calcistiche europee di entrare concretamente nel mercato cinese e per milioni di tifosi in Cina di entrare in contatto con i loro idoli. Sono molto orgoglioso di poter contribuire in maniera attiva all’espansione del calcio cinese», spiega Mendes. Dietro questo annuncio, le notizie sono due: Mendes, secondo alcuni osservatori l’uomo più potente del calcio globale, allarga ulteriormente la sua sfera d’influenza , con tutti i rischi che ne possono conseguire; la Cina, vista la caratura del partner, aggiunge un altro tassello al suo piano di sviluppo per migliorare il suo livello tecnico e diventare un punto di riferimento del mercato, non un semplice approdo per pensioni di lusso. COSA SUCCEDERA’ Questa joint venture si dispiegherà nei prossimi mesi a 360 gradi. Il calciomercato, innanzitutto. In uno scenario già movimentato – è di questi giorni la caccia del Jiangsu Suning, da Luiz Adriano a Gervinho – l’entrata in campo di Mendes è il preludio a una serie di operazioni che coinvolgeranno giocatori e allenatori che, a partire dalla prossima estate, si sposteranno dall’Europa alla Cina: insomma, il procuratore portoghese, dopo aver messo le basi nel Vecchio Continente, va alla conquista dell’Estremo Oriente. Ma la Gestifute non si limiterà a questo. Qui non si tratta soltanto di intermediazione nella compravendita di tesserati. La Cina punta a innalzare la qualità del movimento locale: scambi tecnici, apertura di scuole calcio, creazione di infrastrutture, stage di atleti cinesi in Europa. Per non parlare del piano di sviluppo commerciale, che si muoverà su una doppia direzione. Da un lato i club europei potranno avvalersi delle entrature della Gestifute per stringere partnership con aziende cinesi; dall’altro si moltiplicheranno le iniziative in Cina per assecondare la voglia degli appassionati di entrare in contatto con i loro idoli. Tanto per fare degli esempi concreti: due colossi come Alibaba, gigante del web, e Huawei, già premium sponsor del Milan, sono in predicato di stringere accordi con società europee in virtù dei loro legami col fondo Fosun; Cristiano Ronaldo e Mourinho, gestiti da Mendes, potrebbero fare da testimonial in Cina, magari aprendo scuole calcio o presenziando a eventi pubblici. QUANTI INVESTIMENTI D’altronde, l’alleanza è tra due big. Mendes lo conoscono tutti: ogni anno muove giocatori come pedine per centinaia di milioni di euro. Guo Guangchang, il fondatore di Fosun, è l’undicesimo uomo più ricco della Cina secondo Forbes con un patrimonio di 5,3 miliardi di dollari. Lo chiamano il Warren Buffett cinese, anche se a fine anno ha avuto un bel problemino: per quattro giorni è scomparso dai radar, prelevato dalla polizia nell’ambito di indagini anti-corruzione. Nel suo compulsivo shopping in Occidente, il fondo Fosun ha acquistato Club Med, Cirque du Soleil, lo storico Palazzo Broggi a Milano (per 345 milioni) e pare che abbia fatto un pensierino anche alla Banca Etruria prima che venisse commissariata. Gli interessi del fondo, tra le più grandi conglomerate private della Cina, vanno dall’immobiliare alla siderurgia, dal commercio alle assicurazioni. Ora ha messo le mani pure sul calcio, diventando azionista della Gestifute con la controllata Foyo. Prepariamoci ad assistere a un incredibile flusso di capitali dalla Cina all’Europa e di risorse umane dall’Europa alla Cina. Con Mendes, il solito Mendes, a fare da super-consulente”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.