Gazzetta dello Sport: “Il padre di Retegui: «Mateo è onorato dalla chiamata di Mancini. Suoi idoli Ibra e Haaland»”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha riportato le parole del papà di Mateo Retegui, l’attaccate che Roberto Mancini inserirà nelle prossime convocazioni azzurre.

Il padre del giovane attaccante ha subito spiegato il motivo del passaporto italiano: «Mateo lo ha perché il nonno Angelo venne in Argentina ed era di Canicattì, in Sicilia». Poi ha spiegato perché al momento non parla suo figlio Mateo: «Lui è molto emozionato ed è onorato di essere stato chiamato dai Campioni d’Europa, sempre se il C.T Mancini lo confermerà».

E sul sogno che ha il giovane Mateo ha detto: «Sicuramente giocare in Europa è il suo sogno: lo hanno già cercato diversi club, ma ora è al Tigre e deve tanto a quel club. Inoltre è ancora di proprietà del Boca Juniors con la possibilità di acquisto del 50% da parte del Tigre».

Sul passato di Mateo ha poi raccontato un retroscena particolare: «Prima, fino ai 14 anni, giocava davanti alla difesa. Essendo poi che praticava anche l’hockey su ghiaccio ed era fortissimo, ha lasciato. Mentre praticava entrambi gli sport a 15 anni, però, uno scout del Boca lo ha convinto a tornare a giocare a calcio». Infine ha parlato degli idoli di Mateo e di una chiamata dell’Argentina quand’era nelle giovanili: «Prima gli piacevano attaccanti possenti e tecnici come lui: Vieri, Batistuta e Van Basten. Ora gli piacciono Ibra e Haaland. Nazionale Argentina? Lo ha chiamato solo una volta l’under 19 nel 2018 e basta».