“Dei tanti esoneri firmati Maurizio Zamparini, quello di Stefano Pioli è stato il più veloce, e anche il più doloroso, a detta dello stesso Zamparini. Già perché il presidente del Palermo è rimasto estremamente legato all’attuale allenatore dell’Inter, una stima che valica l’aspetto tecnico per sconfinare in quello umano: «Con Pioli ci siamo capiti subito – ricorda Zamparini –. L’ho apprezzato prima di tutto come uomo, oltre che come allenatore». A giudicare dagli almanacchi non si direbbe, visto che Pioli al Palermo non ebbe neppure il tempo di cominciare il campionato, tant’è che più in là nel corso della stessa stagione si accasò al Bologna. Era l’estate del 2011 e Zamparini si apprestava a cedere Pastore al Paris Saint Germain, ma poteva contare ancora su Miccoli, Ilicic, Pinilla ed Hernandez. Dopo l’addio burrascoso di Delio Rossi, con cui il Palermo aveva raggiunto la finale di Coppa Italia (persa proprio contro l’Inter) la scelta di Zamparini per la panchina cadde su Pioli che l’anno prima aveva fatto molto bene al Chievo, facendo registrare la quarta miglior difesa del campionato, nonostante l’undicesimo posto finale. «Sono un intuitivo – disse Zamparini, presentando Pioli alla stampa, ad inizio giugno –. Stefano è una persone umile e carica d’entusiasmo. Sarà il nostro miglior acquisto. Con Pioli voglio smentire me stesso: durerà 5 anni, vedrete». MAL CONSIGLIATO E invece Pioli non arrivò a fine agosto. Al termine di un’amichevole persa col Napoli per 30, infatti, Zamparini decise di sostituirlo, promuovendo Davis Mangia dalla Primavera. In mezzo la precoce eliminazione nel preliminare di Europa League, ad opera degli svizzeri del Thun. «È chiaro che sbagliai – commenta a distanza di 6 anni, Zamparini –, ma in quel momento tutto lasciava pensare che non ci fossero più le condizioni perché rimanesse. Fui anche mal consigliato dall’allora mio direttore sportivo (Sogliano, ndr). Peccato. Pioli è una persona seria e capace, oltre che semplice. Lavora bene e non fa il fenomeno». PENTIMENTO Un esonerorecord di cui Zamparini si pentì a distanza di qualche mese, quando Pioli portava brillantemente fuori dalla zona retrocessione il Bologna, mentre il Palermo annaspava, passando da Mangia a Mutti: «Mi sto mangiando il secondo testicolo. Il primo l’ho già mangiato» fu la risposta laconica di Zamparini a chi gli chiedeva del prematuro esonero di Pioli. PROBLEMI CON LE BANCHE? Zamparini – che secondo La7 sarebbe, attraverso la controllata Monte Mare Grado srl, il primo debitore della Popolare di Vicenza, con 57,8 milioni – non dispera nella sfida ai nerazzurri: «Per la differenza che c’è tra le due squadre, non dovrebbe esserci partita. L’Inter ha Icardi, il miglior centravanti e Perisic che a mio giudizio è eccezionale. Ma io spero di fare comunque risultato. In passato tante volte abbiamo battuto l’Inter al Barbera, anche quando poteva contare su fior di campioni. Pioli è stato bravo a sistemare la difesa. Non so dove potrà arrivare la sua Inter, ma credo possa battere chiunque. Gli faccio un grosso in bocca al lupo. Gli auguro di vincerle tutte, ma dalla prossima in poi…». Chiude su Corini: «Non è in discussione».”. Questa l’intervista integrale a Maurizio Zamparini realizzata da “La Gazzetta dello Sport”.