L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul fattore Barbera per il Palermo.
Subito uno scontro diretto per il Palermo. contro fl Cittadella fuori casa. sabato alla ripresa del campionato. E a seguire altre due sfide contro formazioni che hanno chiuso il girone d’andata in zona playoff: prima con il Modena e poi a Catanzaro. L’inizio del 2024, dunque, sarà bello tosto per gli uomini di Corini. Ma sarà davanti ai propri tifosi che il Palermo si giocherà probabilmente il suo campionato: non solo perché per provare a scalare posizioni Brunori & Co. devono assolutamente rendere di più tra le mura amiche, ma anche perché nel girone di ritorno al Barbera sono attese delle big, quelle che oggi, classifica alla mano, occupano i primi tre posti della classifica, vale a dire Parma, Venezia e Como.
Bene fuori. L’obiettivo è doppio: da un lato continuare a far bene in trasferta, a cominciare da Cittadella, dall’altro alzare il livello in casa. Lontano da Palermo la squadra ha perso una sola volta in questa stagione. a Marassi contro la Sampdoria. Per il resto sono arrivate quattro vittorie e altrettanti pareggi. Gli ultimi due. In casa di Parma e Como, potevano essere altrettante vittorie che avrebbero dato ancora più lustro al finale di 2023 della squadra di Corini ma in definitiva non perdere contro due dirette antagoniste (peraltro in un momento delicatissimo) e impedire loro di prendere il largo, può essere considerato comunque un buon risultato. Solo Parma, Cremonese e Como hanno fatto meglio del Palermo in trasferta, in un campionato che mai come quest’anno ha visto ridursi al minimo il fattore campo.
Male in casa. I rosanero hanno conquistato 16 punti lontano dal Barbera, tanti quanti ne hanno raccolti in casa. La differenza sta nel numero di sconfitte, perché in casa il Palermo ha perso ben quattro delle dieci partite giocate, cioè la metà: contro Cosenza, Lecco, Cittadella e Catanzaro. Inconcepibile per una squadra che punta a essere protagonista fino in fondo, soprattutto alla luce di quello che ha rappresentato storicamente il Barbera per il Palermo.