Gazzetta dello Sport: “Il caso: tecnici esonerati già tesserabili: anche la Lega Pro vara la novità”

L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla novità dei tecnici esonerati già subito tesserabili.

Anche la Serie C ha sposato la linea della B riguardo gli allenatori esonerati entro il 20 dicembre. Ai primi di agosto c’era stata la variazione dell’accordo collettivo tra Lega B e Aiac, ieri la Lega Pro ha ufficializzato la medesima modifica: gli allenatori saltati potranno essere ingaggiati (come in B) nella stessa categoria, anche nello stesso girone. Solo la A nega questa possibilità. E’ logico che, dopo l’esonero, ci debba essere la risoluzione del contratto, che il tecnico può recedere unilateralmente per sottoscrivere quello con il nuovo club.

Esempi Negli ultimi giorni questa possibilità ha cominciato a prendere corpo. Ballardini, che nelle prime 5 giornate allenava la Cremonese, è stato accostato al Verona. Ma anche l’esonero di Lucarelli alla Ternana ha fatto ipotizzare un nuovo, probabile collocamento al Catania: cosa che potrebbe fare Mignani, saltato a Bari, oppure Foschi e Vecchi. Sono stati 13 invece gli allenatori esonerati in C (da Di Carlo e Restelli in giù), che in teoria potrebbero ritrovarsi contro quella squadra che hanno preparato nel ritiro estivo: non sarebbe stato meglio fare come in Serie D, che vieta il ritorno di un allenatore nello stesso girone?

Logica Questa novità aiuta i tecnici (come avviene per i calciatori nel mercato di gennaio) ma soprattutto consente alle società di risparmiare un ingaggio. Certo, la categoria dei tecnici è foltissima, le alternative non sarebbero mancate e quindi chi è senza squadra brontola («perché qualcuno può allenare due volte e qualcuno deve stare a casa?»), per questo anni fa la stessa possibilità era stata cancellata, tenendola valida solo per l’estero. Adesso invece è stata riproposta: aspettiamo il primo caso. E prepariamoci a un 20 dicembre molto caldo: non è escluso che, nell’imminenza della scadenza, le situazioni più critiche non arrivino alla drastica decisione per liberare i tecnici verso nuove avventure.