L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sulla gara che il Palermo giocherà contro il Venezia.
La sconfitta di Cosenza è stata considerata da più parti, in casa Palermo, solo un incidente di percorso. Possibile, ma bisogna dimostrarlo sul campo, domenica col Venezia, tornando a esibire quella compattezza che la squadra di Corini aveva palesato nelle partite precedenti, quando è riuscita ad inanellare quattro risultati utili consecutivi, riducendo sensibilmente il numero di gol subiti.
Lo sa bene il portiere del Palermo, Pigliacelli, che a Cosenza, prima della sosta, ha subìto per la quinta volta in questa stagione tre gol in novanta minuti. Troppi. Nei tre turni precedenti, invece, l’estremo difensore romano era rimasto imbattuto e la classifica del Palermo ripreso colore: adesso Pigliacelli insegue il terzo clean-sheet consecutivo in casa, dopo lo 0-0 col Cittadella e la vittoria di misura ottenuta col Parma, nell’ultima apparizione al Barbera.
All’inizio ha fatto fatica ad imporsi, vuoi perché lo stesso Corini forse ha impiegato più tempo del previsto a plasmare una squadra stravolta dal mercato (e probabilmente concepita sulla carta in maniera diversa), vuoi perché ha preso il posto di uno dei beniamini del Palermo di Baldini che ha conquistato la promozione in B stravincendo i playoff, ovvero Massolo: molti tifosi si sono chiesti a lungo perché accantonare Massolo per affidarsi a Pigliacelli. E ciò potrebbe non aver aiutato lo stesso Pigliacelli che ci ha messo del suo contro il Südtirol, con quell’erroraccio che è costato la sconfitta interna al Palermo. Quello è stato il momento più buio. Ma Pigliacelli ha carattere e si è saputo riprendere a suon di parate e prestazioni di alto livello, tanto che oggi nessuno si sogna più di metterlo in discussione. Che il titolare sia lui, ormai è un fatto assodato.