“La doppia anima del Palermo alla prova della Roma. I rosanero che finora hanno perso sempre in casa, in trasferta, invece, sono l’unica formazione imbattuta del campionato. Un primato che proveranno a mantenere anche all’Olimpico, per quanto l’operazione possa sembrare abbastanza ardua. Perché proprio davanti al proprio pubblico, finora, i giallorossi hanno triturato ogni avversario. E se gli uomini di Spalletti possono vantare il migliore attacco del torneo lo devono al ruolino interno fatto di 13 gol segnati sui 19 complessivi. A farne le spese Udinese, Sampdoria, Crotone e Inter. Il Palermo, pur dovendo scontare un divario tecnico notevole con i giallorossi, possono opporre i numeri registrati in trasferta che non sono di poco conto.
MURO Fino a questo punto, infatti, gli uomini di De Zerbi in quattro gare hanno incassato soltanto 3 reti con Inter, Crotone e Sampodria. Un rendimento che consente ai rosanero di vantare la seconda migliore difesa esterna del campionato, insieme al Genoa, dopo quella della Juventus. In trasferta i rosanero hanno anche costruito la propria classifica, i 6 punti conquistati sono frutto di una vittoria e 3 pareggi con un bilancio di 4 gol all’attivo. Un bottino nel quale ha messo tre volte la firma Nestorovski che, dopo il gol a San Siro con l’Inter di Rispoli, è andato a segno per tre trasferte di fila. Il macedone, che sembrava in dubbio per una botta rimediata giovedì in allenamento, ha recuperato e questa sera sarà del match. Lo ha certificato lo stesso De Zerbi che, vista la lunga lista di infortunati, può contare sull’unica prima punta di ruolo. Riuscire a timbrare il cartellino anche contro la Roma per la quarta gara esterna di fila avrebbe del clamoroso. Questo Palermo, finora, ha dimostrato che lontano dal Barbera ha un altro andamento. La mentalità corsara della squadra sta tenendo a galla la classifica che in basso è molto corta e consente di abbandonare il terzultimo posto anche con un piccolo sforzo.
CONVINZIONI De Zerbi dovrà recuperare quella solidità mostrata in viaggio dopo le 4 sberle prese dal Torino. «Le responsabilità sono mie, perché in questo momento mi sto concentrando di più su quando la palla l’abbiamo noi – dice –. La fase di non possesso l’abbiamo fatta di più questa settimana, non so se servirà ad arginare la Roma. Con il Torino a volte siamo un po’ andati all’arrembaggio, abbiamo abbassato la guardia quando potevamo essere più coperti. Voglio portare un certo tipo di mentalità, se si è convinti allora continuiamo, altrimenti non sono l’allenatore giusto. Io farò ancora tanti errori, ma questa è la strada che voglio fare. Con la Roma serve sacrificio, raddoppi, attenzione. Però ogni tanto avremo anche la palla e lì cosa facciamo? Non voglio un calcio non equilibrato, ma voglio un’idea equilibrata di squadra. L’attenzione deve rimanere alta, dobbiamo rimanere convinti di un credo e di un pensiero. Se avessimo vinto a Genova con la Samp difendendoci per mezzora avrei ribaltato lo spogliatoio. Col tempo, sono sicuro di riuscire a fare qualcosa di buono»”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.