L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” ha fatto il punto sulla giornata di serie B dopo gli anticipi di ieri. Ecco quanto si legge:
“Domanda: al proprietario scaramantico (a stare stretti) di un club si può ricordare che il club medesimo non era primo in Serie B da oltre sette anni (24 settembre 2011, dopo un Brescia-Cittadella 2-0)? E, se la risposta alla prima domanda fosse sì, potremmo aggiungere che il campionato in cui quella squadra fu prima per l’ultima volta, poi si chiuse con un poco lusinghiero ottavo posto che ratificò l’esclusione dai playoff? Boh, intanto l’abbiamo ricordato, per domandarlo a Cellino ci sarà tempo. Alla terza giornata, a metà settembre, il Brescia era 15°, dopo aver pareggiato col Pescara. Poi via Suazo, dentro Corini, via le paure, dentro il gioco, i gol, la fiducia. Donnarumma è decollato, Tonali ha ingranato, Torregrossa è cresciuto, Cistana, Bisoli, Gastaldello, Alfonso, eccetera eccetera. Primo in classifica, almeno per una notte, aspettando il Palermo. Corini è uomo di silenzi, però il suo gioco sta alzando la voce al tavolo della B. E non sono urla fastidiose, perché il Brescia è anche bello, emozionante, da vedere. A proposito di cuore: il Livorno ci ha preso proprio gusto. È il minimo comun denominatore di questo torneo: la mancanza di certezze. Fai una previsione e dura lo spazio di una giornata. Oggi per esempio, siamo sicuri che…”.