“Euroblindati è il titolo. E lo svolgimento del tema – sempre in progress – è che nessun’altra squadra in Europa ha fatto meglio nel 2017, o almeno nei cinque migliori campionati: sei partite (su 7) con la porta linda, il cosiddetto «clean sheets», chiusura a doppia mandata. Ed è ovvio che Nestorovski inevitabilmente proverà a ragionare sull’inversione di tendenza. IL CAMBIO CAMBIA Chiaro che i gol subiti targati 2017 ci siano stati, 2, nella notte di Firenze che è poi stata catacomba definitiva di quel 352 che tanto ha dato e che di più non riusciva a dare. «Ilnuovo modulo ci ha dato più ariosità», ha detto Allegri. E anche più copertura, se fatto con sacrificio e rientri, quelli che Max ha chiesto a Pjaca. Perché il fatto che col Fab5 (il 4231, provato anche ieri a Vinovo pure in vistaChampions) la Juventus abbia preso zero gol in campionato (in Coppa Italia l’ha perforata solo Bacca, contro l’Atalanta c’era ancora il doppio trequartista), significa che tutto sa di strada giusta. La classifica 2017 che mette la Juve sopra tutte vede, dal secondo posto in poi, lo United di Mou (2 gol presi ma in 6 gare), poi lo Schalke 04 (2 in 4 gare) e a seguire il Betis, il Borussia Monchengladbach, il Barcellona e via via Bayern, Psg e Inter. NON POCHI TIRI La cosa curiosa, semmai, è che fra le prime 12 squadre di questa speciale classifica la Juventus è quella che ha subìto più conclusioni verso la porta: 74 (20 nello specchio). Significa che il pericolo incombe ma che in qualche modo viene sventato. L’anno 2017 era cominciato con la gara contro il Bologna dell’8 gennaio: 30 emodulo col doppio trequartista; poi ecco il crollo contro la Fiorentina e la successiva svolta col modulo 5stelle, varato contro la Lazio (20) e rimesso contro Sassuolo (20), Inter (10), Crotone (20) e Cagliari (20). LEO 300 In tutto questo c’è un protagonista assoluto che non è mai mancato col nuovo modulo: Leonardo Bonucci, giocatore ormai stimatissimo trasversalmente da tutta l’Italia, la colonna che oggi farà la partita numero 300 con la maglia della Juventus, roba che è appartenuta ai più grandi e – nell’attualità bianconera – a Buffon, Chiellini e Marchisio. «Un traguardo importante per un giocatore che è cresciuto molto da quando è arrivato alla Juventus, sia sul piano tecnico, che sul piano della personalità – lo elogia Max Allegri –. E ora è diventato un pilastro dentro e fuori dal campo, anche se ancora ha margini di miglioramento». In queste 299 gare – l’esordio fu il 29 luglio 2010 in ShamrockJuve 02 – Bonucci ha vinto 10 trofei, ovvero cinque scudetti, 3 Supercoppe d’Italia e 2 Coppa Italia. La Juve lo pagò 15 milioni al Bari: investimentone riuscito. SCELTA DI CUORE Perché poi a Bonucci (oggi diffidato) sono arrivate sirene non indifferenti: successe dalla Russia in passato ma pure da Guardiola l’estate scorsa. «E’ stata dura – disse al Gran Galà AIC quando venne proclamato miglior difensore della scorsa annata – ma alla fine ho scelto col cuore». Il City era arrivato a offrirgli quasi 8 milioni all’anno con l’idea di pagarne 45 alla Juve. Che, a dicembre, ha provveduto ad allungargli il contratto fino al 2021 con adeguamento. Bonucci oggi sarà l’unico reduce della BBC perché Chiellini e Barzagli sono in sosta coatta e «solo fra oggi e domenica – dice Allegri – si saprà se potranno partecipare alla gara di Oporto». Nel frattempo, è possibile che si riveda Benatia (ultima gara il 27 novembre a Genova) e non c’è dubbio che sia notevolmente cresciuto Rugani: il futuro sarà lui, con Caldara. Il futuro, perché la BBC ha ancora qualcosa da voler dire.”: Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.