“Perché CR7 non è decisivo. Perché non segna con le big. E alla Casa Blanca c’è anche chi non vedrebbe male una sua ricca cessione. Per tutti questi motivi CR7 è arrivato a 94 gol nella classifica alltime della massima competizione europea (Messi è a 83), è il Pichichi della Liga con 30, guida la Scarpa d’Oro (con Jonas e Higuain) e in Champions… PRIMA E DOPO CR Beh, in Champions c’è un AC e un DC, prima di Cristiano e dopo Cristiano. Fino alla sua apparizione, nel singolo torneo si erano segnati al massimo 14 gol. Lui ne ha fatti 17 due anni fa, l’anno della Décima e in questo è a 16, in 10 gare. Il suo Real è insicuro, va a folate e non dà garanzie, però Ronaldo può ritoccare il suo record e continuare a far sognare al madridismo la UndeZima, con Z di Zizou ma con CR7 come indelebile marchio.
TRASCINATORE Ronaldo è quello che ha fatto più gol nei quarti di Champions, più gol su punizione (11, come Del Piero), più gol nella fase a gironi (11), più triplette (5 come Messi). Questa è la sua competizione, anche se l’ha vinta solo due volte (e Messi 4). Cristiano aveva parlato ai microfoni di Real Madrid Tv prima della gara: sorridente, deciso, sicuro e convincente. Ottimismo non di propaganda. Che ha trasportato sul campo. Prima la doppietta più rapida nella competizione, meno di due minuti tra primo e secondo gol, poi la punizione finale. In mezzo però, mentre tanti compagni si prendevano una pausa o non apparivano mai (Bale), lui correva, si sbracciava, incitava il pubblico, aiutava nel pressing, guidava con l’esempio. Con la tripletta di ieri è arrivato a 46 gol stagionali, in 42 partite: sono 6 stagioni consecutive che Cristiano arriva almeno al numero caro a Valentino Rossi. In attesa della risposta di Messi, il reuccio portoghese si gode elogi e fama. Sono strameritati. E che vada pure in Marocco col suo aereo privato, se l’è guadagnato. Senza di lui il Madrid avrebbe rischiato con la Roma e sarebbe uscito col Wolfsburg. E invece è in semifinale per la 6a volta di fila. L’era Ronaldo della Casa Blanca”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.