Gazzetta dello Sport: “Iena? No, vecchia volpe. Baccaglini flop, Zamparini shock: «Resto per amore»”

Niente closing. Il Palermo resta a Zamparini. Ieri sarebbe dovuta arrivare la parola fine sulla trattativa per il passaggio del Palermo da Maurizio Zamparini a Paul Baccaglini. E’ così è stato, ma con un esito che ha smontato un’operazione durata 4 mesi. L’imprenditore friulano non ha trovato le garanzie che cercava, nonostante la copertura finanziaria dell’istituto di credito londinese che ha fatto da advisor. Il 30 giugno era la data indicata nell’ultima nota ufficiale del 20 giugno per la definizione della trattativa, dopo la ratifica degli accordi tra le parti di due settimane fa. Si attendeva la fumata bianca, invece è arrivata quella nera. Al termine di una giornata frenetica tra scambi di mail, contatti telefonici e incontri, Zamparini ha deciso di rifiutare l’offerta arrivata dall’Inghilterra. L’ex inviato delle Iene, giovedì, dopo qualche giorno trascorso a Palermo, era volato nel Regno Unito dove la banca aveva effettuato l’ultima valutazione della società rosanero per preparare la proposta di acquisto arrivata sul tavolo di Zamparini alle 18 di ieri.

NON MI FIDO Un’ora dopo il patron ha incontrato anche il legale di Baccaglini, ma alla fine è prevalsa l’intenzione di restare. «Non sono arrivate le garanzie per la società e per gli impianti sportivi da realizzare — spiega Zamparini —. Non è un problema relativo all’ammontare dell’offerta, né ai metodi di pagamento. E’ che non hanno indicato quanto intendono investire nel club. Finora ho pagato tutto io e non mi va, per il legame che ho con Palermo, di lasciare la società in mano a gente che non fornisce alcun dato su quanto voglia investire. Quando ho regalato il Venezia a Dal Cin, la società è fallita nel giro di quattro anni. Non voglio correre questo rischio con Palermo perché amo i colori rosanero. Vado avanti col piano 2, che non è Zamparini. E’la mia presenza a sostegno della struttura che ho rifatto negli ultimi giorni. Quando ho capito che le cose si protraevano, ho visto movimenti strani. Penso agli articoli di giornale che davano una società, da sempre sana, come in difficoltà, poi a tutte le cose che sono successe a Palermo, compresa l’ultima, quando è stata messa in dubbio persino la nostra iscrizione. C’era una regia di qualcuno che voleva ledere l’immagine della società. Vado avanti con Lupo e Tedino con i quali stiamo costruendo la squadra per tornare in A. Con loro siamo in buone mani. Io resterò proprietario, ma mi sto attivando per trovare un altro presidente di alto livello che sia di garanzia per Palermo e per la Sicilia».

PORTE APERTE Zamparini, però, non sbatte la porta in faccia a Baccaglini. «Io non chiudo a Baccaglini, ma deve presentarsi con tutte le credenziali per la città, non per me. Non gli do alcuna scadenza, ma non può pensare di fare il presidente gratis. Deve portare investimenti. Se torna con le giuste credenziali se ne riparla». In città la notizia è stata accolta male. Ieri, dopo la manifestazione di protesta della scorsa settimana, è apparso uno striscione al Barbera: «La tua permanenza, la nostra assenza… Zero abbonati e solo violenza».

CORONADO PRESO Intanto il club si muove sul mercato. «Abbiamo chiuso Coronado», dice Zamparini. L’attaccante brasiliano ha firmato un quadriennale e arriva dal Trapani per 1,5 milioni. Accordo raggiunto anche con Claiton dos Santos (biennale), manca l’intesa col Crotone. Il d.s .Lupo ieri a Milano ha avuto parecchi incontri e poi si è trasferito in Friuli da Zamparini per un summit. C’è un’idea Krafth per la difesa, ma al momento non è stata avviata una trattativa col Bologna”. Questo ciò che si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.