“Il 31 maggio 2015 il gol di Belotti all’ultimo secondo di Roma-Palermo e del campionato regalò il 2-1 ai rosanero che chiusero la stagione a 49 punti. E proprio il Gallo doveva essere il punto di partenza del nuovo Palermo di Iachini. Doveva. Perché a pochi giorni dall’inizio della stagione in corso venne ceduto al Torino. E fu l’inizio della fine del rapporto Iachini-Zamparini. Nove mesi e cinque allenatori dopo sembra passata una vita da quel Palermo brillante a questo che ha rimediato una figuraccia all’Olimpico e che ha soltanto tre punti in più del Frosinone terzultimo (che è in ripresa). «Forse il test con la Roma per noi era troppo – dice il tecnico marchigiano che torna in panchina tre mesi dopo l’esonero –. Non è il Palermo che avevo lasciato. Mancano equilibri in campo e serenità nel gruppo. Dobbiamo ripartire psicologicamente e tatticamente. Tutti questi cambiamenti non hanno fatto bene al gruppo ma vedo nei ragazzi la voglia di risalire. È chiaro che siamo in difficoltà. C’è qualche infortunato e ho trovato qualche altro fuori condizione. Ho ritrovato alcuni giocatori peggiorati rispetto a qualche mese fa. E in campo bisogna ritrovare quei movimenti che conoscevamo a memoria». NUMERI Non poteva partire peggio il Iachini 2.0. «Spesso abbiamo perso le distanze – continua il tecnico rosanero –. Abbiamo anche commesso diversi errori individuali sia in fase difensiva che in fase offensiva che ci hanno portato a subire questa sconfitta pesante. Anche nella gestione del pallone non siamo stati bravi». Di sicuro il Palermo sarà contento di non incontrare più la Roma, che ha segnato nove gol in due gare ai rosanero (all’andata finì 4-2 con uno show di Gervinho). E se la classifica è preoccupante, lo è ancora di più l’involuzione di gioco dei rosanero. Nel girone di ritorno appena cinque punti conquistati in sette gare, con 18 gol incassati. «Sono dispiaciuto per i tifosi e per la società – continua il tecnico Iachini –. Ma sappiamo dove e come si deve lavorare. All’inizio eravamo anche messi bene tatticamente ma poi sono stati commessi troppi errori». Il Palermo non incassava più di 4 gol in Serie A dal famigerato 0-7 con l’Udinese del 27 febbraio 2011. «Ma dobbiamo guardare avanti, perché ci aspetta una settimana importante». Giorni che porteranno alla sfida col Bologna, una delle dodici finali del Palermo. GIOVANI LEONI In una serata da incubo, i debutti da titolare di Pezzella (che aveva giocato uno spezzone con l’Atalanta e un minuto contro il Genoa) e Alastra (che aveva fatto benissimo col Torino dopo l’infortunio di Sorrentino) sono le uniche note liete. Due ragazzini del 1997 che lasciano ben sperare per il futuro del Palermo. Che può e deve essere migliore del presente”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.