L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul Palermo e in venti giorni in cui il peggio è passato.
Otto punti contro le prime cinque della classifica. Un bottino niente male. anche se forse poteva andare meglio. Ora, in venti giorni, prima della sosta di fine marzo, quattro sfide contro squadre (sulla carta) alla portata del Palermo, per tornare a vincere e riprendere a scalare posizioni di classifica. Se il campionato finisse oggi. Il Palermo sarebbe fuori dai playoff, ma ci sono ancora dodici partite per continuare ad alimentare il sogno dei tifosi.
Il momento è cruciale, anche per capire quali sono le reali potenzialità dell’organico rosanero: prossimo step, domani sera, la Ternana squadra in grosse difficoltà, come testimoniano i numeri e le dimissioni di Andreazzoli. Dal “terribile filotto” il Palermo di Corini è uscito tutto sommato bene. sicuramente con una consapevolezza diversa, convinto di potersela giocare con tutti: contro le prime cinque in classifica, affrontate quasi una di seguito all’altra. I rosanero hanno ottenuto due vittorie (entrambe in casa, contro Reggina e Bari), due pareggi (al Barbera con la capolista Frosinone e a Bolzano col Sudtirol) e solo una sconfitta a Marassi, contro il Genoa): otto punti che potevano essere di più. Il rammarico affiora pensando al gol sbagliato da Soleri nel finale della sfida col Genoa e a come la squadra rosanero ha reagito alle difficoltà che si sono presentate a Bolzano: dalle assenze di Verre e Valente al gol a freddo subito da Pigliacelli passando per il doppio cambio (prima Graves poi Sala) a cui è stato costretto Corini nel primi venticinque minuti.