Gazzetta dello Sport: “I vecchi e un Cionek in più, le mosse della salvezza. Ballardini ha puntato sul recupero dei giocatori più esperti. Piena fiducia in difesa al polacco…”
“La salvezza a 90’ di distanza. Qualcosa che sembrava irraggiungibile tre settimane fa, dopo lo sciagurato pareggio in casa con l’Atalanta. Il Palermo era penultimo a un punto dal Frosinone e a 3 dal Carpi quart’ultimo, di fatto a 4 in virtù del vantaggio emiliano (differenza reti). Poi è arrivata la svolta, in due semplici mosse: il ritorno alla difesa a tre e la riabilitazione del blocco storico in larga parte di italiani, che era stato accantonato in favore della nouvelle vague slava tanto cara al presidente Zamparini ma che il campionato disastroso ha bocciato inesorabilmente. Si è dovuto arrendere all’evidenza anche lo stesso Ballardini che nella sua prima gestione aveva provato a perorare la causa presidenziale fino alla spaccatura con la squadra a Verona. LOGICA AL POTERE La svolta a Frosinone con il netto cambio di rotta al quale anche Zamparini non si è potuto opporre. Il Palermo era con un piede e mezzo in Serie B, non si poteva continuare a sostenere l’insostenibile. Il tecnico rinfrancato dalla pace sancita con i senatori che lui stesso aveva messo da parte nella sua prima avventura stagionale ha portato al cambiamento. Un ruolo nevralgico in questa metamorfosi l’ha rivestito Gianni Di Marzio, l’unica scelta indovinata quest’anno da Zamparini, che da consulente esterno si è trasformato in prezioso cuscinetto tra presidente e allenatore diventando il parafulmine di un gruppo che lo stesso dirigente ha contribuito a cementare. Se impresa sarà, perché se domenica sera il Palermo sarà salvo, si deve parlare di un quasi miracolo, lo si deve a tutte queste componenti. Frosinone, ha dato ragione alle scelte logiche e da lì con 7 punti in tre partite il Palermo è tornato a essere padrone del suo destino. Alla fine, verrebbe da dire, aveva ragione Iachini che su gli uomini che stanno decidendo la salvezza si era scontrato ripetutamente con Zamparini. L’importante è essersene resi conto all’ultima chiamata utile. PUNTO DI FORZA Tra le manovre chiave c’è Thiago Cionek, Carneade fino alla trasferta in Ciociaria e uomo decisivo in difesa da tre gare. La vecchia guardia più il brasiliano naturalizzato polacco non solo ha incamerato punti pesantissimi, ma non ha subito gol. «Gli ultimi sette anni ho giocato ogni settimana e non è stato facile stare fuori, ma nel calcio serve lavorare e farsi trovare sempre pronti – ammette l’ex Modena . Lavorerò sempre bene per dare all’allenatore la possibilità di schierarmi. Sapevamo che se avessimo perso a Frosinone sarebbe finita, l’abbiamo giocata con il cuore e con lo spirito giusto. Siamo consapevoli che ora dipende da noi, col Verona sarà una sfida da dentro o fuori e giocheremo per vincere e salvare il Palermo. Avremo lo stadio pieno e per noi sarà una grande spinta». La caccia al biglietto è, infatti, iniziata. Dopo il primo giorno sono stati venduti 5 mila tagliandi”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.