L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sui dubbi di Corini per la gara contro lo Spezia.
Tre dubbi per Corini: uno in difesa e due a centrocampo. Questa la situazione a un paio di giorni dalla sfida tra Palermo e Spezia. Il tecnico rosanero non ha ancora deciso, vuole guardare tutti negli occhi prima di sciogliere gli ultimi nodi. Riprendere con lo stesso piglio avuto finora sarà fondamentale per inaugurare nel modo migliore un ciclo di partite che vedrà il Palermo giocarne in casa quattro delle prossime cinque. La prevendita sta andando bene (già oltre 20 mila presenze garantite), ci sono ottime possibilità che lunedì che venga stabilito il nuovo record stagionale al Barbera, quindi più che mai bisogna non sbagliare alcunché. Per piegare la resistenza di uno Spezia in netta ripresa, serviranno testa e cuore, oltre che gambe.
Il primo dubbio di Corini riguarda l’esterno mancino di difesa. Ieri Lund è tornato ad allenarsi con i compagni dopo il volo transoceanico che lo ha riportato a Palermo dagli States, dove ha risposto alla chiamata del c.t. Berhalter. L’ex Hacken ha giocato (per intero e bene) la seconda delle due amichevoli, quella vinta dagli Stati Uniti contro il Ghana per 4-0, martedì notte. Dovrà smaltire il fuso orario, ma avendo a disposizione due giorni in più rispetto al solito, il problema si pone molto meno. Se il Palermo fosse stato chiamato a giocare di sabato, come succede nella maggior parte dei casi, Lund si sarebbe accomodato in panchina e Aurelio sarebbe stato il prescelto per l’undici iniziale.
Gli altri dubbi che attanagliano Corini riguardano il centrocampo, dove l’unico certo del posto a oggi appare Henderson, a segno a Modena e la settimana prima, contro il Südtirol al Barbera, autore dell’assist della vittoria per Aurelio. Lo scozzese è in crescendo, ha impiegato poco per conquistare la stima di tutti e, se non ci saranno novità dell’ultima ora, dovrebbe essere una delle due mezzali. L’altra mezzala – in assenza di Coulibaly che ne avrà per una ventina di giorni – sarà uno tra Segre e Vasic. Davanti alla difesa, invece, il ballottaggio è tra Stulac e Gomes, un dualismo destinato a durare a lungo, perché Corini finora ha alternato i due più che altro in base alle caratteristiche degli avversari. Ciò non toglie che prima o poi non possa schierarli assieme, con il francese a fungere da mezzala. Ma l’idea che ha prevalso fino a questo momento è stata quella di puntare sullo sloveno (più palleggiatore) quando il Palermo ha affrontato squadre chiuse e sull’ex Manchester City (più dinamico) quando tra gli avversari figurano giocatori abili a galleggiare tra centrocampo e attacco