Gazzetta dello Sport: “I 4 punti della crisi rosanero: mister, perchè Pezzella attaccante?”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” analizza la crisi rosanero in quattro punti e interrogativi importanti. Ecco quanto si legge: “La crisi del Palermo continua. Il cambio in panchina non ha prodotto effetti. Un punto in tre partite ha fatto piombare i rosanero a un punto dalla zona retrocessione e sabato c’è lo scontro diretto con il Frosinone sotto di una lunghezza in classifica. Ballardini ha ancora una gara per dare una sterzata, anche se l’ombra di Iachini è dietro l’angolo.
1 Cosa è cambiato da Iachini a Ballardini? Il Palermo è stato reimpostato con il rombo ed è peggiorato sotto il profilo del rendimento, ha cambiato modo di giocare, mostrando un maggiore possesso palla che alla fine risulta un esercizio estetico sterile, dal momento che la squadra non affonda con convinzione, né difende bene. Dieci gol incassati in quattro partite, compresa la Coppa Italia, e soltanto tre realizzati di cui due all’Alessandria, squadra di Lega Pro, danno la dimensione del grande passo indietro. L’unica attenuante per Ballardini è il calendario abbastanza difficile. Ma alcune scelte tecniche a Bergamo lasciano perplessi, come Andelkovic terzino, i continui scambi tra Brugman e Jajalo in regia e la scelta poi di schierare Pezzella nella veste di attaccante.
2 E’ stato giusto mettere in campo tutti i giovani come chiede il presidente Zamparini? I numeri dicono di no, è giusto valorizzare elementi di prospettiva in ottica plusvalenze ai fini di un bilancio sano, ma pensare di affidare la salvezza a ragazzi di 20 anni che sono alla prima esperienza in Serie A vuol dire andare incontro al suicidio in modo gratuito. A parte Goldaniga, che ha dimostrato qualità importanti, gli altri non sembrano ancora pronti. Da Trajkovski a Brugman, fino a Struna, l’impressione è che non siamo ancora in grado di incidere in modo determinate in Serie A, col rischio di bruciarli.
3 Era necessario punire tre giocatori dopo l’eliminazione dalla Coppa Italia? Se i reali motivi erano da ricondurre alla prestazione contro l’Alessandria e quindi all’idea che avessero giocato contro Ballardini, sarebbero dovuti fioccare provvedimenti anche per altri calciatori, visto che tutta la squadra ha giocato male. La sensazione invece è che alla base di queste decisioni ci fossero altri motivi, legati a situazioni contrattuali o a prese di posizione pubbliche verso il vecchio allenatore. Dopo un esonero, tagliare elementi della vecchia guardia ha disorientato il gruppo in un momento delicato.
4 Perché, allora, il Palermo si è ritrovato in questa situazione? Il mercato estivo è stato insufficiente, la società non ha centrato nemmeno uno dei gradi obiettivi che si era prefissato. Da Tonelli, a Viviani fino a Defrel. Ha preso Gilardino per disperazione e non ha coperto i buchi in alcuni reparti, soprattutto in attacco dopo le cessione di Dybala e Belotti. Per gennaio si fanno nomi di ventenni stranieri di belle speranze. Per la salvezza servono, invece, giocatori strutturati che conoscono bene la categoria”.