L’odierna edizione de “La Gazzetta dello Sport”, si sofferma sul centrocampista del Palermo Oscar Hiljemark che domani sfiderà insieme ai suoi compagni il Milan. Contro i rossoneri all’andata lo svedese siglò una doppietta. Ecco quanto si legge sul noto quotidiano sportivo: “Un gol e due assist. In una settimana Oscar Hiljemark ha lasciato il segno come non lo faceva da tempo. La cura Schelotto l’ha svegliato dal torpore nel quale era caduto nell’interregno di Ballardini. Lo svedese è ritornato sui livelli delle prime giornate: copre, s’inserisce, attacca la porta, segna o fa segnare. Con l’Udinese ha inventato una sponda di tacco per il gol di Quaison nell’azione avviata da Gilardino. Con i friulani è andato pure in gol grazie a un traversone del suo connazionale. A Modena con il Carpi, ancora un’azione di stampo svedese avviata stavolta da Quaison e perfezionata dal biondo centrocampista per la rete di Gilardino. Hiljemark sembra tornato il centrocampista totale che stava plasmando Iachini, alla Rigoni per intenderci, un giocatore che può giocare da play come ha fatto anche con la Svezia Under 21, ma che dà il meglio di sé nel ruolo di mezz’ala. I suoi inserimenti stanno diventando essenziali e se a inizio stagione avvenivano molto per via centrali, Schelotto gli sta ritagliando una funzione tattica diversa. ALTERNANZA COL MUDO Perché Hiljemark si muove molto in sincrono con Vazquez. Il Mudo col tecnico argentino parte esterno destro nel tridente offensivo, ma spesso ripiega sulla trequarti ed è lì che l’inserimento laterale dell’ex Psv Heindoven diventa devastante. In questo modo è nato il vantaggio del Palermo sabato scorso con un taglio in area per andare a segnare o per appoggiare a un compagno come poi ha fatto. Proprio col Carpi all’andata aveva realizzato la sua prima rete in A ed esattamente una partita dopo col Milan ha realizzato una doppietta da sogno che aveva caratterizzato la doppia rimonta rosanero a San Siro vanificata dal gol della vittoria di Bacca. Domani sera ritrova i rossoneri al Barbera con l’opportunità di scrivere una storia diversa, rivitalizzato dai sistemi di Schelotto che lo ha trasformato in uno dei cardini del suo sistema di gioco. Moto perpetuo e fonte d’ispirazione, Hiljemark si muove a tutto campo grazie alla potenza dei suoi polmoni: pressa, va in interdizione e riavvia l’azione. Non è nemmeno un caso che abbia ritrovato smalto da quando è tornato a giocare con Quaison, un’altra mossa azzeccata dal tecnico argentino per rivitalizzare la manovra offensiva del Palermo. SIRENE DI MERCATO Dinamismo e visione della porta sono le doti che lo contraddistinguono facendolo diventare oggetto del desiderio di molti club, specie in Inghilterra. Continuando su questi standard sarà un problema trattenerlo a fine torneo. Ma è il primo a essere consapevole che un finale in crescendo può regalargli l’approdo in un grande club. A quel punto la palla passerà a Zamparini e alle sue logiche di cassa. Anche se perdere un centrocampista così per un Palermo che sembra intenzionato, almeno a detta del patron, a rilanciare le proprie ambizioni sarebbe un peccato.”