Gazzetta dello Sport: “Guida Bruno Henrique, il granata mancato. In estate è stato vicinissimo al Toro”
“Quest’estate poteva diventare granata. Adesso spera di segnare il suo primo gol in rosanero al Toro. Sulla scia della buona prova offerta contro la Samp, Bruno Henrique proverà a trascinare i suoi compagni, contro quella che poteva diventare la sua squadra. Serve un risultato positivo per continure a sperare. La classifica è precaria, 7 punti da recuperare non sono pochi, ma nulla è perduto. E chissà che le notizie riguardanti l’imminente passaggio di proprietà non diano alla squadra una spinta ulteriore. TRA I MIGLIORI Domenica con la Samp, Bruno Henrique ha giocato la sua miglior gara da quando è al Palermo. L’incomprensione nel finale con Gazzi, da cui è scaturita l’azione del gol del pari blucerchiato, non ha compromesso il voto in pagella, tanto che Bruno Henrique è risultato ugualmente tra i migliori. Una gara fatta di corsa e sacrificio, la sua, in una posizione del campo che forse non gli è del tutto congeniale, quella di trequartista, ma che tutto sommato non lo ha penalizzato. Un trequartista anomalo, certo. Pur giocando alle spalle di Nestorovski, sulla stessa linea di Sallai e Balogh, infatti, il suo compito era quello di disturbare il regista della Samp, mettendogli pressione e dettando i tempi del pressing rosanero: un compito che Bruno Henrique ha svolto diligentemente, contribuendo a rendere scialba la prestazione del suo diretto avversario, Cigarini. Peccato che la sua buona prestazione non sia coincisa con una vittoria del Palermo, una vittoria che sarebbe servita come il pane. QUASI GRANATA. A Torino, Bruno Henrique giocherà di nuovo da “falso” trequartista. Con ogni probabilità stavolta avrà di fronte Lukic o Valdifiori, due giocatori con cui virtualmente ha già duellato quest’estate, quando Cairo lo aveva cercato per rinforzare il centrocampo granata. Alla fine, però, il Toro optò per il giovane serbo e l’ex regista di Empoli e Napoli, lasciando campo libero a Zamparini. Chissà quante volte in questi giorni Bruno Henrique ha pensato che il match col Toro lo avrebbe potuto giocare a maglie invertite. Finora, con quella rosanero, l’ex Corinthians ha messo assieme 22 presenze, di cui 17 da titolare. Se si escludono le prima due giornate (Bruno Henrique non era ancora arrivato a Palermo), ha saltato solo il match con l’Udinese e quello con la Fiorentina. Di fatto, tanto De Zerbi, quanto Corini e Diego Lopez, gli hanno dato fiducia – d’altronde è stato l’acquisto più costoso dell’estate –, ma difficilmente il brasiliano ha trovato una certa continuità tattica: ha giocato da interno, da vertice basso, da regista e da trequartista, anche prima dell’avvento di Diego Lopez. Una duttilità che forse non ha agevolato il suo inserimento. UOMO ASSIST Al suo attivo un paio di assist – il primo a Nestorovski a Bologna, il secondo a Chochev, contro l’Atalanta – ma nessun gioia personale. Non che finire sul tabellino dei marcatori sia mai stata una sua prerogativa, ma in Brasile almeno un paio di volte l’anno, Bruno Henrique timbrava il cartellino. A Palermo non gli è ancora riuscito. La chance più grossa l’ha avuta al suo esordio, col Napoli al Barbera, pochi minuti dopo l’ingresso. «Se vogliamo salvarci, non può segnare solo Nestorovski» ha detto più volte Diego Lopez. Il riferimento è ai centrocampisti e ai trequartisti, pure a Henrique.”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.