L’edizione online de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’accordo tra Grosso e il Sassuolo.
Il Sassuolo, neoretrocesso, affida a Fabio Grosso i propositi di rapida risalita che la proprietà – la Mapei di Veronica e Marco Squinzi – aveva già affidato all’a.d. Giovanni Carnevali. Sarà l’ex campione del mondo, quello che nel 2006 colorò di azzurro il “cielo sopra Berlino” e che la Serie B l’ha già vinta con il Frosinone (un anno fa e con tre giornate di anticipo), a cercare di ridare smalto al progetto del club. Un tantino, e forse di più, appannato dopo gli infausti esiti della sua undicesima stagione in Serie A. Ha scelto, il Sassuolo, dopo avere attenzionato i profili dell’ex Alberto Aquilani, di Filippo Inzaghi e di Vincenzo Vivarini, mentre lo stesso Grosso era stato interpellato anche dal Palermo. Rispetto al quale sembra che il Sassuolo sia riuscito a mettersi avanti con un blitz che è andato a buon fine, facendo di Grosso il tecnico della squadra che verrà.
IL MANAGER— Oggi è attesa l’ufficialità, nel giorno in cui è prevista la presentazione di Francesco Palmieri, che lascia il settore giovanile del Sassuolo (di cui era responsabile), dopo la promozione per prendere il posto del d.s. Giovanni Rossi. Arrivata la fumata bianca per Grosso, per il Sassuolo comincia la “stagione zero”, quella della ricostruzione. I tecnici della scorsa stagione (Alessio Dionisi e Davide Ballardini) sono ormai sullo sfondo, mentre il nuovo allenatore ricomincia da quel campionato che conosce bene (cinque stagioni tra Bari, Verona e Frosinone) e che ha stravinto non più tardi di un anno fa. Saltò la staccionata, allora, rinunciando alla Serie A per rincorrere fortuna in quel di Lione, salvo chiudere la sua esperienza oltralpe a fine novembre: riparte da Sassuolo per ridire la sua in Italia. E il Sassuolo riparte da lui per tornare nel calcio dei grandi.