“Buona la prima. Gennaro Ruggiero ha convinto tutti. Un esordio in A senza pecche, quello del centrocampista napoletano, 17 anni compiuti ad inizio febbraio, pescato da Dario Baccin nella Mariano Keller 3 anni fa, una delle principali scuole calcio della città partenopea. Non era facile per Ruggiero: di fronte il Palermo si è trovato un Genoa bisognoso di punti. «È stata una domenica bellissima – ha detto Ruggiero al sito internet ufficiale –. Sono contento, non credevo di riuscire a fare tutto quello che mi aveva chiesto il mister». SPENSIERATO Già, perché Ruggiero – considerato un piccolo Gattuso – si è comportato come un veterano: non ha mai forzato la giocata, si è limitato a fare (bene) quello che gli aveva raccomandato Bortoluzzi, e ha corso per 90 minuti. Le contemporanee assenze di Jajalo e Gazzi gli hanno spianato la strada. Che Ruggiero avrebbe giocato titolare lo si era intuito in settimana. Saggiamente Bortoluzzi ha preferito lanciare il ragazzino, anziché cambiare ancora una volta modulo col rischio di sbilanciare la squadra. E il risultato gli ha dato ragione: seconda vittoria consecutiva in casa, terza partita al Barbera senza subire gol e ottavo punto conquistato in 5 partite. «Sorpreso di giocare? Beh, un po’ sì, ma ci speravo. Ma credo di aver gestito nel migliore dei modi l’emozione dell’esordio», ammette Ruggiero, che ha voluto dedicare la vittoria alla sua famiglia, senza dimenticare però un ringraziamento speciale per Diamanti: «Prima del match, Alino mi ha chiamato in camera sua e mi ha parlato a lungo. Mi ha trasmesso serenità e credo si sia visto in campo, perché non ho avvertito alcun timore. Ho giocato spensierato». IL TERZO Ruggiero è il terzo «millennials» a esordire in Serie A, dopo Moise Kean della Juventus e Pietro Pellegri del Genoa. Il centrocampista rosanero non è arrivato in prima squadra passando dalla Primavera, ma è balzato direttamente dall’Under 17 di Beppe Scurto ai «grandi». A convocarlo per la prima volta era stato Lopez, rimasto a corto di centrocampisti dopo le cessioni di Hiljemark e Quaison. Bortoluzzi ha seguito l’intuizione del suo predecessore uruguaiano e domenica lo ha buttato nella mischia. «Il mio obiettivo adesso è sfruttare al meglio queste due settimane che ci separano dalla fine del campionato e farmi trovare pronto se servirà. Poi tornerò a dedicarmi all’Under 17: ci attendono i quarti di finale e voglio arrivarci preparatissimo».”. Questo quanto riportato da “La Gazzetta dello Sport”.