L’edizione odierna della “Gazzetta dello Sport” riporta le dichiarazioni di Gabriele Gravina, presidente della FIGC. Il taglio degli stipendi non può essere un tabù perché «l’emergenza vale per tutti». L’obiettivo è portare a casa la fine regolare di tutto il percorso calcistico italiano, con la credibile ripartenza del 2 maggio. Si punta ad una proroga dei contratti che scadono il 30 giugno, ma un mese in più è davvero troppo anche perché la Uefa non potrebbe far cominciare i tornei della nuova stagione. «Così come noi valutiamo cambi di format, l’Uefa può rimodulare Champions ed Europa League». Sul taglio dei compensi, allenatori e calciatori non sono pregiudizialmente contrari. Intanto Gravina ringrazia il governo per aver concesso alle società sportive, professionisti compresi, lo stato di crisi e la sospensione dei pagamenti.