“Leader lo è sempre stato, ma è anche perno di una difesa che in questo campionato è la seconda più battuta. Giancarlo Gonzalez, come tutto il Palermo, sta vivendo una stagione inverosimile, contrassegnata da sette cambi in panchina e da un andamento che ha portato la squadra inaspettatamente al quart’ultimo posto. Frosinone e Carpi incalzano da dietro, la tifoseria è insorta con bordate di fischi. Il rischio di farsi prendere dalla paura è alto, anche perché le dirette inseguitrici possono contare su un ambiente compatto che li sostiene. Gonzalez traccia la strada delle ultime nove gare di campionato e, in qualche modo, è come se chiedesse di stringere un patto con la propria gente. «Carpi e Frosinone? Sono in zona retrocessione, noi oggi saremmo salvi. Come squadra pensiamo solo a noi stessi – dice il costaricano , è chiaro che dobbiamo migliorare e dobbiamo concentrarci su cosa possiamo fare per raggiungere la salvezza. Per quanto riguarda i tifosi credo che quando il club, il corpo tecnico e i tifosi sono tutti uniti si possono raggiungere gli obiettivi. La cosa importante è remare tutti dalla stessa parte per arrivare a raggiungere la salvezza. É molto importante mandare il messaggio che non si può cambiare il passato, bisogna dimenticare gli errori individuali e collettivi e pensare di lavorare bene per migliorare in questa ultima parte di stagione». CHIEDO SCUSA Gonzalez è consapevole di non essersi distinto per un alto rendimento (sulla coscienza ci sono pure due autogol) e di avere reagito ogni tanto male all’intemperanze della tifoseria. «Riconosco di aver sbagliato e di aver commesso errori – ammette . Posso migliorare, chi non fa non sbaglia, ma io faccio e quindi ci sta l’errore. Ne abbiamo commessi parecchi io sono stato il primo a farli. Contro il Napoli, però, abbiamo giocato meglio e chiuso tutti gli spazi, dobbiamo solo lavorare e migliorare giornata dopo giornata». Per il centrale Novellino ha fatto sentire già il suo peso. «É un allenatore molto esperto che ha dimostrato grande voglia di vincere. Ci ha detto che la cosa più importante è il rispetto per il lavoro. Domenica abbiamo affrontato una squadra che lotta per lo scudetto, mi è piaciuta la fase difensiva. Non mi è piaciuta la nostra fase offensiva. Novellino ha iniziato a lavorare sulla solidità in fase di non possesso, adesso proveremo a fare qualcosa in più offensivamente». NOVELLINO COME IACHINI Da Iachini a Novellino, dall’allievo al suo maestro molti punti in comune. «Ci sono molte analogie tra loro – spiega entrambi puntano molto sul coraggio, hanno voglia di vincere e sono bravissimi tatticamente perché studiano l’avversario in ogni dettaglio». Sabato c’è la trasferta a Empoli, insidiosa per il tipo di gioco attuato dai toscani, ma anche per il fatto che, non avendo più nulla da chiedere al campionato, potranno agire a mente serena. «Loro hanno un preciso stile di gioco, e noi sappiamo che vincere in Toscana sarebbe una grande cosa, in quanto ci permetterebbe di fare un balzo in classifica importantissimo. Per questo vogliamo centrare i tre punti». Una vittoria per avvicinare la salvezza, ma anche per costruire un finale di stagione in crescendo per il Palermo e per lo stesso Gonzalez che secondo alcune voci a fine stagione potrebbe andar via. «Non penso al futuro perché sono concentrato sul finale di campionato; se il Palermo va bene anche per me le cose possono andare meglio – conclude . Nella mia carriera non sono mai retrocesso e non voglio farlo con i rosanero, voglio dare il 100% e salvare la mia squadra»”. Questo quanto si legge sull’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.