Domani il Palermo sfiderà il Carpi e Gnahoré si troverà di fronte il suo passato. Un passato non certo felice visto che il centrocampista non ha mai calcato il campo in Emilia, però non per demeriti suoi o per scelte tecniche, ma perché al suo arrivo è stato vittima di un brutto incidente stradale che gli precluse la stagione. Adesso con il Palermo è tutto diverso, il centrocampista sta trovando continuità e gol. Di seguito quanto scrive l’edizione odierna de la “Gazzetta dello Sport”:
“Dici Carpi e pensi a Eddy Gnahoré, ex di turno sul fronte Palermo, ma a lui non vengono in mente bei ricordi. Già, perché la maglia del Carpi Gnahoré l’ha indossata, senza però riuscire a collezionare alcuna presenza ufficiale. E non per demeriti calcistici, ma perché proprio dopo il suo passaggio al club emiliano (in prestito dal Napoli, nel gennaio 2016), il francese rimase vittima di un brutto incidente stradale, che gli costò il resto della stagione. In 6 mesi si accomodò appena 5 volte in panchina, la prima proprio contro il Palermo di Barros Schelotto, ma neppure un minuto all’attivo. Difficile archiviarla come un’esperienza positiva. Domani Gnahoré spera di chiudere il cerchio, guidando alla vittoria un Palermo falcidiato dalle assenza, un Palermo che conta anche su di lui, mai così titolare da quando veste il rosanero.
TRA NAPOLI E PALERMO Una parentesi sfortunata quella di Carpi, che ha ritardato l’exploit del talentuoso centrocampista di origini ivoriane, quest’estate portato in Sicilia dall’ ex d.s. del Palermo, Fabio Lupo. A Zamparini Gnahoré è costato un milione e mezzo di euro, ma il Napoli si è riservato il diritto di ricompra (per 2 milioni e mezzo, di diritto da esercitare eventualmente entro agosto), a testimonianza della stima che ha nei confronti del calciatore. È ancora presto per dire se il club partenopeo vorrà riportarselo a casa. Di certo c’è che le quotazioni di Gnahoré nell’ultimo periodo sono schizzate in alto, tanto da indurre Tedino a preferirlo a Chochev e Murawski, due che nella prima parte del campionato avevano giocato il doppio rispetto a Gnahoré.
DECISIVO Una scalata culminata col gol vittoria messo a segno contro il Frosinone, un gol fondamentale per il Palermo, che se oggi può continuare a sperare nella promozione diretta è proprio grazie alla prodezza del suo centrocampista più dotato tecnicamente. Gli è mancata la continuità finora, ma il talento è cristallino. Forse i paragoni fatti in passato con Pogba e Kondogbia sono stati eccessivi, ma per dare il giusto peso alle cose, nel calcio basta affidarsi ai numeri. E i numeri dicono che Gnahoré, con i suoi 4 gol e 3 assist in 22 partite giocate, 7 delle quali partendo dalla panchina, è il giocatore più incisivo del Palermo dopo Nestorovski e Rispoli.
VICINO A RISPOLI Gli altri gol Gnahoré li ha messi a segno control’Empoli (nel match d’andata finito 3-3 al Barbera), ad Avellino e col Brescia in casa. Quest’ultimo forse il più bello: un potente destro a fil di palo dal limite dell’area, imparabile per il portiere avversario, che chiuse la partita regalando al Palermo la prima vittoria del 2018. Sia col Frosinone che a Novara, Tedino lo ha schierato da interno destro, al fianco di Jajalo–sempre pronto a coprire le sue sortite offensive palla al piede – e vicino a Rispoli, il giocatore con cui Gnahoré si intende meglio. E così sarà anche domani, nella speranza di battere il Carpi e chiudere il cerchio”.