Gazzetta dello Sport: “Gli amici carissimi. Galassia Juventus, quei tanti affari fatti con Atalanta, Sassuolo&Company”
L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sull’inchiesta Juventus e tanti affari fatti con altre squadre di A.
Una galassia di club amici con cui, secondo la Procura di Torino, la Juventus avrebbe condotto «operazioni di favore, con correspettivi apparentemente lontani dal fair value» e tali da «sfociare in rapporti di debito/credito tra le società opachi e non corrispondenti alla rappresentazione pubblica fornita, a testimonianza dell’inattendibilità delle comunicazioni sociali fornite a terzi. Non solo, ma così facendo gli inquirenti ritengono che i rapporti di stretta partnership abbiano posto in pericolo «la lealtà della competizione sportiva».
Insomma, una Serie A (ma non solo…) condizionata dalla galassia Juve. Ma quali sono questi club vicini, anche per i rapporti umani tra i dirigenti (e in particolare con Fabio Paratici)? Nell’elenco degli atti figurano in particolare Sampdoria, Atalanta, Sassuolo, Empoli e Udinese, con capitoli dedicati. Intendiamoci, le partnership nel mondo del calcio non sono di certo una novità e rientrano nella normale attività di gestione, specialmente nel calciomercato. Ma, secondo la Procura, in taluni casi si sarebbe andati ben oltre. Per esempio, nella trattativa per il passaggio di Manuel Locatelli alla Juve dal Sassuolo.
Non siamo l’Arsenal» Bisogna tornare all’estate del 2021. Locatelli ha appena vinto l’Europeo con l’Italia ed è pedina ambita da tanti sul mercato. La Juve, ma anche l’Arsenal. E l’offerta dei Gunners, per stessa ammissione del d.s. Federico Cherubini in una telefonata con il Chief Financial Officer, Stefano Bertola, sarebbe più alta di quella bianconera. Solo che la Juve può giocarsi la carta dell’antica amicizia con il club emiliano. Cosa che avverrà, sebbene Cherubini stesso si lamenti dell’atteggiamento dell’a.d. neroverde Giovanni Carnevali.
«Se io sono in partnership e poi quando vengo a comprare un giocatore sono trattato come un cliente che arriva per la prima volta, che partnership è? Se io mi siedo e Giovanni mi dà le stesse condizioni che dà a Edu dell’Arsenal che non ha mai visto in vita sua, qual è il valore aggiunto della nostra relazione decennale? Che fine hanno fatto gli 8 milioni che ha guadagnato in 6 mesi con Demiral, che non sapeva chi fosse (…) e dovevamo prenderlo noi ma non avevamo posto? Che fine ha fatto il nostro decisivo appoggio quando ha preso Sensi? E la valorizzazione di Zaza? E i 13 milioni presi da Lirola?». Insomma, la Juve si sarebbe mossa in passato favorevolmente nei confronti del Sassuolo e Cherubini si sente il diritto di rivendicare condizioni di favore nell’affare Locatelli. Il d.s. bianconero, in un’altra intercettazione, spiega anche i dettagli contabili dell’operazione, che si concretizza in un prestito biennale con obbligo di riscatto in caso la Juve faccia un punto in campionato nel febbraio o marzo 2023. Condizione fittizia, per la Procura.