Ieri sono stati sorteggiati i gruppi della fase finale di Euro 2016, in programma il prossimo giugno in Francia. Un sorteggio che ha messo l’Italia nello stesso girone di Belgio, Svezia ed Eire. “La Gazzetta dello Sport” analizza così le probabili convocazioni di Conte in vista della competizione, non menzionando Vazquez che va verso l’esclusione:
“Ha perso in Belgio e pareggiato con la Romania, ma se adesso le risposte contano più dei risultati possiamo essere ottimisti: sembra davvero un’altra Italia. Una squadra, finalmente. Conte è riuscito a lavorare con continuità ed è come se i giocatori si siano sbloccati, mettendo in pratica schemi, idee e meccanismi. La Nazionale è ancora in costruzione, ma un’ora di superiorità sul Belgio, oltre alle belle prove con Bulgaria, Norvegia e Azerbaigian, dicono che siamo sulla strada giusta. Che il gruppo è fatto. E che da qui all’Euro non dovrebbero esserci rivoluzioni. DOPPIO MODULO In Francia sicuramente l’Italia manterrà la sua identità multipla: il 4-4-2, virato in 4-2-4 nelle occasioni meno rischiose, sembra la base di partenza. L’asse centrale (Buffon, Bonucci-Chiellini, Marchisio-Verratti, Pellè-Eder) garantisce copertura, manovra e ripartenza veloce con un bel giro palla. Ma non sarebbe giusto mettere in soffitta il 3-5-2 che dà meno fantasia ma più sicurezza, come spiega la Juve (che della Nazionale è il serbatoio). L’anello di congiunzione tra i due moduli esiste e gli è stato suggerito dall’intuizione di Allegri: si chiama Barzagli. Il più indispensabile di tutti. Schierato a destra offre protezione difensiva e, con Darmian a sinistra, l’Italia può passare in tempo reale dal 3-5-2 al 4-4-2. Alternando, nel dispendiosissimo ruolo (per Conte) di esterni offensivi, Florenzi, Candreva, El Shaarawy e forse Giaccherini. Non c’è bisogno di inventarsi altro, malgrado il fascino del 4- 3-3, che però soltanto in teoria è più offensivo. GRUPPO DECISO Una quindicina sono i sicuri (sui 23 dell’Euro) e adesso Conte spera nei club per uno stage a febbraio e un finale di stagione senza strascichi. I sicuri: Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, De Sciglio, Darmian; Marchisio, Parolo, Candreva, Verratti, Florenzi, El Shaarawy, Pellè; Eder. Mancano 2 portieri (Sirigu e Perin in vantaggio); un difensore centrale (Acerbi?) e uno laterale (Antonelli-De Silvestri); un centrale (sfida Pirlo-De Rossi?) e una mezzala (Giaccherini-Soriano); più 3 attaccanti (da Giovinco a Insigne, da Berardi a Zaza, passando per Okaka, Gabbiadini e il redivivo Destro c’è tanta concorrenza)”.