Gazzetta dello Sport: “Gioia Lind vs crisi Le Douaron: gli acquisti più costosi della B agli antipodi”
In questa stagione di Serie B, due attaccanti stanno vivendo percorsi molto diversi, nonostante siano accomunati da aspettative simili. Alexander Lind e Jeremy Le Douaron sono stati i protagonisti dei colpi di mercato più costosi dell’estate, con Pisa e Palermo pronti a investire quattro milioni di euro su ciascuno di loro. Entrambi arrivano da esperienze in contesti calcistici diversi e, finora, hanno dovuto fare i conti con l’adattamento a un nuovo campionato.
Da un lato, Lind ha finalmente trovato la via del gol, dando un nuovo slancio alla sua avventura italiana; dall’altro, Le Douaron fatica a scrollarsi di dosso la pressione ea ritrovare il sentimento con la rete. Le storie di questi due giocatori rappresentano due facce della stessa medaglia: l’attesa e l’impatto dei nuovi arrivi nel calcio italiano, dove il percorso verso il successo non è mai lineare.
L’edizione online de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sui due acquisti estivi più costosi in B mettendo a confronto il loro avvio di stagione.
Sabato a Pisa, abbiamo finalmente visto Alexander Lind trovare il sorriso e sbloccarsi, trascinando la squadra di Inzaghi verso la vittoria. A 1200 chilometri di distanza, invece, Jeremy Le Douaron, centravanti del Palermo, non è ancora riuscito a togliersi il peso del gol e ritrovare la leggerezza che aveva mostrato al Brest fino a qualche mese fa. Il filo rosso che lega questi due attaccanti è il valore di mercato, con i quattro milioni di euro investiti da Pisa e Palermo per accaparrarseli. Entrambi sono stati gli acquisti più costosi dell’estate in Serie B, e su di loro, fino a poco tempo fa, aleggiavano molti dubbi e domande. Non a caso, il loro costo è stato superiore all’intero budget di quattordici squadre del campionato, quindi è naturale che ci si aspetti molto da loro.
Uno di loro, Lind, ha già zittito gli scettici segnando contro il Cesena nell’ultimo turno, mentre Le Douaron spera di fare lo stesso alla ripresa del campionato dopo la sosta. Situazioni agli antipodi, dunque, ma Lind può capire benissimo le sensazioni ei pensieri del collega, poiché ci è passato lui stesso in questo inizio di campionato. Ad agosto, dopo aver giocato i preliminari di Conference League con il Silkeborg, è volato a Pisa e, appena una settimana dopo, era già in campo. È comprensibile che abbia fatto fatica all’inizio. Inzaghi, però, l’ha sempre difeso, chiedendo pazienza e sottolineando che Lind proveniva da una cultura, un clima e condizioni completamente diverse, come il fatto che fosse abituato a giocare su campi sintetici. Perciò, il suo adattamento richiedeva tempo.
D’altra parte, Alexander è un ragazzo del 2002, nato in Danimarca, e ha sempre giocato da solo per il Silkeborg, raggiungendo la doppia cifra di reti solo nella scorsa stagione, con 12 gol. Contro il Cesena, ha segnato il suo primo gol in Italia, contribuendo anche agli altri gol della squadra: il secondo, ad esempio, è arrivato dopo una sua splendida girata al volo respinta dal portiere Pisseri, con Canestrelli bravo a segnare in tap-in . Dopo la partita, Lind ha scherzato in zona mista, attribuendo la sua rinascita ai cinque chili persi, dichiarando che ora si sente bene.
Dall’altra parte, c’è un centravanti deluso, Le Douaron, che quasi non si riconosce e sta soffrendo per l’impatto con la Serie B italiana. Le qualità dell’attaccante francese, 26enne, sono sotto gli occhi di tutti, ma finora non si sono viste: tanto nervosismo, una media di 5,8 palloni persi a partita e solo 0,2 tiri nello specchio. Se i numeri non raccontano tutto nel calcio, in questo caso fotografano perfettamente il momento che sta vivendo il calciatore.
Eppure, Le Douaron ha sempre dimostrato di sapersi rialzare dopo ogni caduta. Dal rifiuto del Guingamp a 18 anni, all’annata da commesso in un supermercato mentre giocava nei dilettanti con lo Stade Briochin, la sua storia è fatta di sacrifici e gradoni scavalcati. Anche durante la sua presentazione al Barbera, ha mostrato il suo spirito di sacrificio, dichiarandosi pronto a giocare ovunque, anche sull’esterno, e in effetti le due partite da titolare le ha giocato proprio lì, a supporto di Henry come prima punta. Con 24 gol segnati in tre anni in Francia, ora a Palermo attendono i suoi gol, sperando magari che possano arrivare già a partire dalla prossima partita contro il Modena.