Gazzetta dello Sport: “Gila, gol della provvidenza per un Palermo da brividi. Nove i centri in rosanero nonostante qualche panchina di troppo. Ora vuole i gol salvezza per zittire Zamparini”
“Tutto su Gila. Il titolo è suggestivo, calzerebbe a pennello per il prossimo film di Almodovar. O forse un giorno diventerà il titolo dell’autobiografia di Gilardino, se mai l’attaccante biellese dovesse decidere di raccontarsi a cuore aperto. In questo momento però, è più che altro un concetto astratto. Un concetto forte, un mix di sentimenti, la sintesi letterale che fotografa alla perfezione le speranze di salvezza dei tifosi rosanero: tutto su Gila. Già, perché è soprattutto su Alberto Gilardino che i palermitani e i suoi compagni fanno affidamento per battere la Sampdoria – squadra alla quale ha segnato 8 volte in 20 occasioni – e continuare ad alimentare il sogno salvezza: tutti fanno affidamento sui suoi gol, sul suo spirito battagliero, sulla sua voglia di di mostrare che il Palermo c’è e ce la può ancora fare in questa dura battaglia per restare in serie A. GIOIA SENZA CONFINI L’esultanza sfrenata dopo il gol al Frosinone, gli occhi lucidi al termine della partita e quelle parole gioiose eppure cariche di amarezza che non è riuscito a trattenere nell’intervista a caldo rilasciata sul terreno del Matusa, hanno fatto di Gilardino il trascinatore del «nuovo» Palermo varato da Ballardini. Più di capitan Sorrentino, più del redivivo Maresca, più del BOTTINO Ben 9 finora le reti in rosanero siglate dal centravanti campione del mondo nel 2006, tutti gol su azione e con qualche esclusione di troppo dalla formazione, come le ultime. A Empoli (con Novellino in panchina), contro la Juve a Torino e in casa contro l’Atalanta, partita nella quale è entrato nel secondo tempo al posto del confusionario Djurdjevic. TRAGUARDO Se alla fine Gilardino dovesse andare in doppia cifra, sarebbe la decima volta in carriera: più di una semplice gratificazione, volendo considerare la stagione travagliata che ha vissuto la squadra e lui in prima persona. Il traguardo salvezza del Palermo passa dai suoi gol. E la sua voglia di segnare ancora con la maglia rosanero si intreccia inevitabilmente con i suoi obiettivi personali, adesso passati in secondo piano davanti alle esigenze del Palermo, ma sempre lì ad aspettare di essere centrati. talentuoso Vazquez. Uno sfogo, quello dell’ex attaccante di Milan e Fiorentina, che la dice lunga sul suo stato d’animo, su come stia vivendo quest’annata inimmaginabile, ai limiti del paradossale: mandato in campo quasi a forza ad inizio stagione, quando le sue condizioni atletiche erano tutt’altro che al top, e poi messo continuamente in discussione (da Zamparini, principalmente) quando ha cominciato a fare ciò per cui è stato riportato in Italia dal Guangzhou, ciò che meglio gli è riuscito in 20 anni di calcio ai massimi livelli: il gol. QUANTO DEL PIERO E SIGNORI Gilardino, statistiche alla mano, è ad una sola marcatura da Alex Del Piero e Beppe Signori nella classifica dei goleador di Serie A di tutti i tempi, cioè in undicesima posizione. E buttando lo sguardo un po’ più in là, non ha ancora perso le speranze di arrivare a 200 reti eralizzate. Al momento è a quota 187, ma ha dimostrato che se sta bene fisicamente, e se gode della fiducia necessaria dal tecnico e dall’ambiente che lo circonda, può ancora dare tanto al calcio italiano, e magari allungare di qualche pagina la sua biografia tutta ancora da scrovere per un addio tutto da venire, di cui il capitolo rosanero sarebbe certamente uno dei più intensi e corposi. Ce ne sarebbero cose da raccontare dell’annata oltre lo stretto. Un capitolo che però non è ancora finito e che Gilardino spera possa riservare il lieto fine. A suon di gol della provvidenza”. Questo quanto scrive l’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.