Gazzetta dello Sport: “Gigante Posavec. È più freddo e decisivo. Ha blindato il Palermo”
Il Palermo in questo campionato ha subito pochissime reti ed il merito è anche del portiere Josip Posavec che sembra un altro rispetto alla passata stagione quando era protagonista di diversi errori che sono costati dei punti in classifica ai rosanero. Sicuramente il miglioramento è dovuto al fatto di essere cresciuto, ma anche del suo secondo Pomini che può dargli qualche consiglio ma anche al campionato visto che in B non ci sono i campioni presenti in A. Di seguito quanto scrive la “Gazzetta dello Sport” sull’estremo difensore rosanero”
“Nel Palermo primo in classifica e con la migliore difesa del campionato, brilla la stella di Josip Posavec. Il giovane portiere croato figura nella lista dei giocatori rigenerati dallo staff di Tedino. L’anno scorso era diventato, suo malgrado, il simbolo della disfatta rosanero. Oggi il numero 12 rosanero, statistiche alla mano, risulta tra i portieri più affidabili della B.
DECISIVO Posavec finora ha incassato 13 gol in 16 partite giocate. Nelle ultime 6 giornate ha raccolto il pallone dal fondo della rete solo in 2 circostanze, ad Avellino e a Cesena. In casa non prende gol dal 20 novembre. Quest’anno è rimasto imbattuto in ben 9 occasioni, ovvero in più della metà degli incontri che lo hanno visto protagonista. Certo, può contare su un reparto difensivo solido, che concede molto poco agli avversari, ma nelle circostanze in cui è stato chiamato in causa, non ha demeritato. Come sotto linenano spesso gli addetti ai lavori, per un portiere è più difficile essere decisivo in una big (vedi Buffon alla Juve) che compiere mezza dozzina d’interventi in 90 minuti, quando finisci sotto attacco. A Bari, per esempio, Posavec ha compiuto una sola parata, ma determinante, su Brienza (sull’10). Ancora più importante e difficile la deviazione sul tirodi Crimi contro l’Entella in casa, col risultato ancora bloccato sullo 0-0.
CRESCITA I miglioramenti di Posavec rispetto alla passata stagione sono evidenti. È migliorato nella concentrazione, nella tecnica individuale, nel posizionamento, nelle uscite alte. Di fisico, reattività e intuito ne ha avuto sempre abbastanza. Di un portiere di solito si ricordano gli errori (e la passata stagione Posavec ne ha compiuti tanti, alcuni marchiani), ma il croato si è anche distinto per interventi prodigiosi, che presto sono finiti nel dimenticatoio. Quest’anno si può dire che è stato meno appariscente, il che può essere considerato un bel complimento. A dare impulso ai suoi progressi sono stati soprattutto i due preparatori dei portieri rosanero, Sicignano e Lenisa. Ma in questo senso non va sottovalutato l’apporto di Pomini, il vice di Posavec, un «secondo» perfetto, non solo per sostituire all’occorrenza il titolare, ma anche per fare maturare un giovane, che può crescere soltanto giocando e talvolta sbagliando.”
Uno che da subito ha creduto in Posavec è stato il presidente rosanero Maurizio Zamparini che ha sempre imposto agli allenatori passati nella scorsa stagione di farlo giocare titolare, cosa che è accaduta quasi sempre tranne per una piccola partentesi quando Lopez alternava il croato a Fulignati. Di seguito quanto scrive la “Gazzetta dello Sport”:
“FIDUCIA Zamparini lo ha scelto e lo ha imposto sin dalla passata stagione (fu uno dei motivi che portarono alle dimissioni di Ballardini), Tedino lo ha sempre difeso, il carattere freddo e la fede in Dio lo hanno aiutato nei momenti più bui. La fiducia dei compagni, invece, Posavec se l’è guadagnata giorno dopo giorno. Il match della svolta, quello col Perugia: prima l’uscita kamikaze al limite dell’area su Buonaiuto (che lo graziò, sbagliando clamorosamente a porta vuota); quindi,i fischi dei tifosi inferociti, che lo sommersero al rientro negli spogliatoi; infine, al ritorno in campo, un mezzo miracolo a tu per tu col nord coreano Kwang Song e poco dopo la dedica di capitan Nestorovski con tanto di abbraccio collettivo”.