“Bellusci non sarà l’unico ex della partita: ci sono due dirigenti importanti, Lupo da un lato e Cardinaletti dall’altro, che in passato hanno lavorato per gli avversari di oggi. Lupo è stato ad Ascoli nel 2005, Cardinaletti a Palermo nel 2014. E poi c’è Ignacio Lores Varela. L’attaccante uruguayano venne portato in Italia da Zamparini nell’estate del 2011, prelevato dal Defensor Sporting per quasi 3 milioni di euro. Un affare condotto sulla scia degli ottimi riscontri avuti con Cavani prima e Abel Hernandez poi. Ma Lores Varela in rosanero mai si è imposto. COMPARSA Complessivamente, in una stagione e mezza, ha racimolato 12 presenze, per lo più spezzoni. A farlo esordire in Serie A, un doppio ex di Ascoli e Palermo, Mangia, allora alla prima stagione tra i professionisti. Nel 2013 qualche chanche gliela diede un altro tecnico emergente scelto (e poi esonerato) da Zamparini: Gattuso. Per il resto, è stato un g rovagare–due club bulgari, Bari, Vicenza e Varese – prima di ritrovare Gattuso a Pisa e un inaspettato rilancio. «Gattuso per me è stato molto importante – ha detto di recente Lores Varela –, è l’allenatore che mi ha dato più fiducia di tutti. Anche a Palermo mi teneva in grande considerazione e ricordo che una volta mi ha raccontato di Zamparini che lo voleva cacciare proprio perché mi aveva fatto giocare». EXPLOIT Con il Pisa, Lores Varela ha vinto un campionato di Lega Pro ed è tornato in B (in totale 53 presenze e 8 gol) dove l’anno scorso ha ben figurato, tanto da attirare le attenzioni dell’Ascoli, che gli ha fatto firmare un contratto fino al 2020. Curiosità: in nerazzurro, nel maggio del 2016, ha affrontato il Pordenone di Tedino nelle semifinali playoff di LegaPro, segnando una tripletta. Tedino se ne ricorderà: avrà impartito lezioni adeguate ai difensori”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.