Gazzetta dello Sport: “Frosinone e Palermo, per andare in A serve altro. Il punto di giornata in serie B”
“La bottiglia di champagne continua ad essere agitata, il tappo resta bloccato dalla gabbietta e chissà cosa succederà quando qualcuno lo farà esplodere. le 22 squadre sono bollicine compresse, ravvicinate, vive. Due dati spiegano questa classifica cortissima: 15 punti per una capolista sono il minimo – se l’Empoli domani sale a 17 cambia poco, perché il minimo precedente era di 18 – mentre i 7 punti dell’ultima in classifica (e il Cesena ha perso…) sono tanti, visto che la miglior ultima in precedenza ne aveva solo 5. Al di là dei numeri, c’è una chiara difficoltà da parte delle squadre più attese a dimostrare la loro superiorità. Per esempio Frosinone e Palermo, due favorite che si sono trovate l’una di fronte all’altra, hanno palesato tutte le loro difficoltà. Il loro primo posto – tra l’altro a forte rischio – è solo una foglia di fico: per andare in A ci vuole ben altro, non scherziamo. A proposito del Frosinone: in attesa di gonfiare una rete del nuovo stadio, si è rivista quella tristissima scena di una squadra chiamata a rapporto sotto una curva, quasi dovesse spiegare chissà cosa agli ultrà. Ma non erano vietate sceneggiate del genere? La sveglia in vetta suonerà nei posticipi. L’Avellino, se oggi vince, diventa primo da solo. E domani una vittoria a Chiavari riscriverà tutto: l’Entella può agganciare Frosinone e Palermo, l’Empoli può andare al comando solitario. Ma è normale che sia così, perché con le distanze così ravvicinate una vittoria puo’ cambiare l’orizzonte. E il bello è che una prospettiva del genere ingolosisce chiunque. La zona promozione è vicina? Diamoci sotto e cerchiamo i tre punti, non arrendiamoci mai e proviamoci: male che vada, saremo ancora lì… Si cade e si risorge in un batter d’occhio, non c’è crisi che apra scenari apocalittici. Questo spiega tante sfide incerte, risolte in extremis o magari con quei ribaltoni che ormai sono la norma. E sempre con tanti, tantissimi gol: questa giornata è già a quota 27, con due partite da giocare. E con il capocannoniere che deve ancora scendere in campo. Proprio lui, Ciccio Caputo, protagonista del trasferimento più clamoroso e consistente dell’estate, torna a Chiavariper portare l’Empoli in vetta. L’accoglienza conterà fino a un certo punto: a lui interessa solo sganciare quella gabbietta e far esplodere il tappo”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.