“Ancora un pari, ancora fischi questa volta a tutta la squadra. Il cambio di formula offensiva non ha prodotto effetti. Il Palermo non vince da tre gare e i due pareggi consecutivi in casa con Pescara e Cremonese sanno di occasioni gettate al vento. Tedino fa una analisi schietta ed esclude l’ipotesi di un calo fisico, ma riprende anche i suoi giocatori per mancanza di cinismo e disattenzione sul gol preso. «Con il Pescara è stata una partita insufficiente, con la Cremonese ho visto cose pregevoli, un buon secondo tempo con 20 minuti di ottima fattura, abbiamo fatto gol, creato 23 palle importanti e un paio di situazioni sfruttate male per chiudere la partita: e questo non lo fai se non hai condizione fisica – spiega il tecnico –. Dobbiamo ricercare le cause, io per primo essendo il responsabile, ma anche i calciatori, perché devono capire che queste sono partite
troppo importanti. Non si tratta di dare sempre colpe, però di analizzare con serenità quel che succede. Dobbiamo sapere che in queste sette gare dobbiamo dare tutti qualcosa in più. Abbiamo perso Jajalo per crampi, è un elemento di esperienza, si assume grosse responsabilità e giocare con così tanti giovani non è semplice. La sua uscita ci ha penalizzato. Non vado in cerca di alibi, ma perdere elementi di esperienza come Bellusci, Jajalo e Rajkovic complica le cose». PIU’ IGNORANTI Prestazione migliore rispetto a sette giorni fa, ma risultato uguale. Tante assenze per Tedino incidono. «Le squadre, in questo momento, sono difficili da affrontare, tutte lottano per un obiettivo importante: noi dobbiamo fare di più – ammette –. In due partite in casa, entrambe sbloccate per primi, se ci devono segnare, è perché scartano due avversari e tirano all’incrocio. Invece, è la seconda volta che prendiamo gol così, ci abbassiamo molto. Dobbiamo lavorarci sopra, dovrò trasmettere più ignoranza ai giocatori». […]”. Questo quanto riportato dall’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport”.