L’edizione odierna de “La Gazzetta dello Sport” si sofferma sul nuovo Palermo e sul rilancio di Soleri e Di Mariano.
Scenari offensivi inediti, tra rivincite personali e nuove prospettive per il finale di stagione. Perché la prestazione di Pisa, nonostante il pareggio che sta stretto al Palermo ha fornito spunti di formazione interessanti rimettendo sotto la luce dei riflettori due giocatori che per motivi diversi hanno ritrovato la maglia da titolare. Francesco Di Mariano ed Edoardo Soleri, due storie differenti che all’Arena Garibaldi hanno incrociato il loro destino: il veterano con due promozioni in Serie A alle spalle e il nuovo che avanza con un curriculum da bomber di scorta, tutti e due alla ricerca di una vetrina importante. Di Martano l’aveva persa nelle ultime giornate. Soleri la inseguiva da tempo. L’attaccante palermitano da perno inamovibile del tridente offensivo per tre quarti di stagione, nelle ultime cinque giornate si è ritrovato a ballare tra il campo e la panchina.
Aveva perso terreno il nipote di Totò Schillaci per l’avvento di Tutino è per un rendimento incredibile di Valente. Anche perché nel frattempo Corini è andato rimodellando la formazione su un 3-5-2 più pronunciato del salito con un abbandono progressivo del tridente offensivo. Un contesto tattico nuovo nel quale il tecnico ha avviato un altro percorso per Di Mariano. dirottandolo da attaccante esterno di sinistra a quinto di destra di centrocampo. Il numero 10 ha obbedito lasciando la posizione in cui ha giocato sempre in carriera per assorbire | nuovi compiti qualcosa che gli ha prodotto un calo di rendimento e anche qualche critica pesante.